“Le Chiese di Rieti”, l’inedito di Sacchetti Sassetti finito in un baule

Presentato oggi in anteprima alla stampa “Le Chiese di Rieti”, il nuovo libro della Fondazione Varrone tratto da un manoscritto inedito di Angelo Sacchetti Sassetti, in vista della presentazione pubblica in programma giovedì 20, alle 16,30, all’Auditorium Varrone.

Alla conferenza stampa di stamattina a Palazzo Potenziani, presenti il presidente Antonio D’Onofrio e i curatori del volume Gianfranco Formichetti, Roberto Lorenzetti e Ileana Tozzi, il volume edito da Mondadori Electa è stato molto apprezzato.

Di grande interesse anche le anticipazioni dei curatori dell’opera, che hanno ricostruito le vicissitudini che portarono Sacchetti Sassetti a studiare a lungo e con rigore la storia delle chiese cittadine salvo poi sospenderne la pubblicazione in mancanza di fonti e dettagli per lui decisivi e successivamente a impedirne per 50 anni la divulgazione.

“Questo è un libro pieno di coincidenze strane – ha detto D’Onofrio aprendo l’incontro con i giornalisti – Su questo libro Sacchetti Sassetti ha lavorato cinquant’anni, volendo essere certo di aver scovato e studiato tutte le fonti storiche utili. Poi è finito in un baule all’Archivio di Stato. Ora lo pubblichiamo, riprendendo un rapporto importante con Mondadori Electa, perché vogliamo che quest’opera vada in libreria, nei book shop di tutta Italia per portare Rieti fuori dalle mura”.

“Possiamo farlo grazie all’Archivio di Stato – ha aggiunto –, che ci ha concesso di pubblicare il manoscritto, e grazie al lavoro gratuito dei curatori: Ileana Tozzi, Roberto Lorenzetti e Gianfranco Formichetti. Un grazie anche al personale dell’Archivio che ha fatto un lavoro massacrante: Elisbetta Tarsia, Cinzia Caputo e Narda Calisse. Una menzione speciale la merita senz’altro Giacomo Caprioli, il ricercatore e archeologo contemporaneo di Sacchetti Sassetti che ci ha lasciato disegni preziosi della città del suo tempo”.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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