Zingaretti: “Sul grido di allarme di Accumoli intervenga Conte”

“Il grido di allarme del sindaco di Accumoli Petrucci va raccolto” Lo comunica in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Il Commissario di Governo rischia di bloccare la ricostruzione lasciando soli i territori. Sono bloccati i trasferimenti per gli stipendi del personale dei Comuni, sono bloccati i trasferimenti per la rimozione delle macerie e negli ultimi giorni il Commissario ha intimato l’Ufficio Ricostruzione del Lazio di bloccare la gara per la progettazione dell’ospedale di Amatrice malgrado parere positivo dell’Anac e dopo aver acquisito tutti i pareri di idoneità. Faccio appello al presidente Conte affinché intervenga con urgenza su questa situazione imbarazzante e incomprensibile che colpisce un’area martoriata del nostro Paese e dei cittadini che non devono perdere la speranza”.

Questa la dichiarazione del consigliere regionale Fabio Refrigeri, in merito alla situazione denunciata dal sindaco di Accumoli Stefano Petrucci: “Alla propaganda e ai proclami della campagna elettorale purtroppo, inesorabilmente, fa seguito la realtà dei fatti che per le zone colpite dal Sisma, come dice giustamente il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è imbarazzante e incomprensibile”
“Quello che sta accadendo nei Comuni colpiti dal Sisma è inaccettabile, non si possono lasciare da sole comunità e territori che hanno subito una così grande tragedia. Il grido di allarme del sindaco di Accumoli deve far riflettere. Su questi temi non ci si può dividere e disperdere quanto fatto di buono sinora, tanto o poco che sia, con atteggiamenti preconcetti, solo per il gusto di cancellare ciò che è stato fatto prima” conclude Refrigeri.

Così il sindaco di Amatrice, Filippo Palombini: “Sono concorde con le preoccupazioni espresse dal sindaco di Accumoli Petrucci circa le difficoltà finanziarie dei Comuni del cratere.?Oggi i nostri bilanci sono di puro trasferimento e di rendicontazione, essendo sospesi i pagamenti di tutte le imposte comunali. E i Comuni sono gravati da un immenso lavoro di rendicontazione sia delle spese ordinarie sia, e soprattutto, delle spese straordinarie per il sisma, per assistenza alla popolazione, per interventi e servizi. Rendicontazioni che pagano i ritardi di strutture sottodimensionate come più volte è stato sottolineato. Chiesi l’immediato rinnovo dei contratti a termine e posi il problema dei segretari comunali come primo atto al Commissario appena insediato. E non è stato fatto. Per questo resto basito dal commento del Commissario in risposta alle problematiche che gli sono state evidenziate, egli sembra non rendersi conto affatto dei problemi dei Comuni e si è chiuso a riccio dentro la sua struttura, abbracciato alle regole e procedure, spesso farraginose, e si allontana sempre più dagli effettivi problemi dei territori. “Petrucci mi poteva chiamare”? Ma la promessa di essere presente e andare personalmente dai Sindaci a constatare di persona i problemi? Per quanto mi risulta ad Amatrice il Commissario è venuto una volta sola, a pranzo con i suoi amici, senza di me. Per il resto, non risponde nemmeno alle lettere e alle richieste e, se prende decisioni su Amatrice, le prende senza nemmeno consultarmi. E all’inaugurazione del processo partecipativo sulla ricostruzione di Amatrice del 28 novembre scorso, alla presenza di quasi tutte le istituzioni e della nostra gente, il Commissario – che era stato invitato -non si è degnato nemmeno di mandare una comunicazione o un suo rappresentante. Come se non fosse una cosa che lo riguardasse. Ho scritto al Presidente Conte, ai Vicepresidenti Di Maio e Salvini e al sottosegretario Crimi perché chiariscano una volta per tutte quale ruolo ritengano che debbano avere i Sindaci nel processo di ricostruzione, e quale debba essere il loro rapporto con il Commissario. In mancanza di chiare indicazioni io, e gli altri Sindaci, amareggiati come me e che sto sentendo in questi giorni, saremo costretti a compiere atti straordinari di protesta per i nostri territori e la nostra gente, che non merita questo trattamento”.

Di seguito una dichiarazione del deputato On Fabio Melilli, in merito alla situazione denunciata dal sindaco di Accumoli Petrucci:

“Il governo ha l’obbligo di dare immediatamente risposta all’allarme lanciato dal sindaco di Accumoli Stefano Petrucci che ci ha spiegato l’impossibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti, per i mancati trasferimenti da parte dello Stato ai comuni terremotati. Il nuovo governo ha scelto di cambiare il commissario e di eliminare la proficua collaborazione tra istituzioni nella scrittura delle norme legate alla ricostruzione. Poi ha deciso di nominare un sottosegretario delegato al sisma. Finita la stagione dellenomine, penso sia il caso che si occupino seriamente delle aree terremotate e dimostrino che le parole spese dal Presidente del Consiglio e dai vari Ministri nelle loro visite alle zone terremotate non siano state parole gettate al vento. Dimostrino subito la loro capacità di dare almeno le risposte più semplici, visto che nelle norme varate fino ad oggi non mi pare ci sia stata una grande attenzione. Per questo presenterò lunedì una interrogazione al governo perché ci spieghi finalmente cosa vuole fare nei nostri territori.”

Foto: RietiLife ©

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