Il Rieti non esiste negli ultimi 20 minuti ma per Malù è colpa dell’arbitro: “Troppo recupero”

(ch.di.) Commentare un partita così è praticamente inutile. Parla da sola la remuntada, da 2-0 a 2-3, che la modesta Reggina, impalpabile per oltre un tempo, è riuscita a confezionare ai danni di un Rieti al solito durevole solo per 70 minuti. La fotocopia del match con la Juve Stabia, solo che in questo caso la sconfitta reatina pesa perché i granata, un po’ più fuori pericolo, si sono aggiudicati uno scontro diretto prezioso in questa fase della stagione. I ragazzi di Chéu rimangono al primo posto della zona playout mentre la Reggina “vede” i playoff a soli due punti. LA SITUAZIONE

ILLUSIONE – La stessa situazione in cui si stava trovando il Rieti grazie al rigore finalizzato da Gondo a inizio primo tempo e al gol di Cericola (primo da pro) a inizio secondo tempo. Un risultato legittimo per quanto espresso da Rieti, se non ci fosse stato il risveglio dei granata con Sandomenico e poi con Tassi al 70′ circa (due gol in due minuti presi da Chastre) fino al gol, al minuto 97, cioè a ridosso della sirena, di Ungaro. Tre le reti annullate al Rieti (due nel primo tempo, una nella ripresa) di cui una tutta da rivedere e su cui c’è divisione nell’interpretazione: l’arbitro era Pascarella di Nocera, coadiuvato da Lombardi di Castellammare e Pellino di Frattamaggiore). Fatto rimane che il Rieti sul 2-0 era riuscito ad arrivarci, non riuscendo a tenersi stretto un tesoretto pazzesco, utilissimo, meritato. Un crollo, l’ennesimo, che manda all’inferno il Rieti. (rivivi la partita)

NESSUNO RISCHIA – Ancora una volta nessuno paga per questa sconfitta e per questo momento nero, nerissimo. Chéu (azzeccato il cambio che ha portato Cericola al gol, ma perché togliere Konate?) non è in bilico per il club reatino, che rimane il solito muro di gomma, “low profile” nonostante gli attacchi più duri. Sui social i tifosi si scatenano chiedendo la testa di tutti, dai vertici societari agli spogliatoi; ma nessuno reagisce. Solo il diesse Malù Mpasinkatu ha il coraggio di rilasciare delle dichiarazioni: “Questa sconfitta porta in dote tanta rabbia perché pur riconoscendo i nostri errori, la terna arbitrale ha influito pesantemente sul risultato finale per una serie di episodi a nostro sfavore. Sul rigore di Gondo ci poteva stare il rosso al difensore della Reggina, il gol del momentaneo due a zero di Maistro non c’era nessun fuorigioco e l’episodio finale del gol è stato scaturito da un fallo netto non fischiato su Kean, inoltre il recupero è sembrato eccessivo e il gol è arrivato a tempo scaduto. Noi siamo una piccola realtà con una presidenza estera, un mister straniero eppure meritiamo e pretendiamo lo stesso trattamento delle altre squadre. Abbiamo ricevuto i complimenti dal mister Cevoli e dal diesse Taibi per la qualità del gioco espresso dalla nostra squadra e fin da subito chiediamo a gran voce il sostegno dei nostri tifosi per la prossima gara interna con la Paganese.”

Foto: RietiLife ©

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