Lotta alla mafia, un premio per il 30enne reatino capitano dei Carabinieri Davide Colangeli

Coraggio, lucidità, esperienza. Ha soltanto 30 anni ma è da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata tra Calabria e Sicilia. Il capitano dei Carabinieri Davide Colangeli, di Borgo Velino, diplomato al liceo classico Varrone di Rieti, sarà premiato il 1° dicembre a Bagno a Ripoli (Firenze) in occasione del XXV Vertice Antimafia organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità organizzata e la mafia, Ordine dei Giornalisti della Toscana e Fal Italia Euromedia. “È un riconoscimento inatteso e quindi particolarmente apprezzato”, commenta Colangeli a RietiLife.

LA CARRIERA – Diventato ufficiale all’Accademia dei Carabinieri di Modena, attuale comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castelvetrano (Trapani) dopo aver comandato la III Sezione Catturandi del Reparto Operativo – Nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri, Colangeli riceverà il prestigioso riconoscimento “Omcom-sbirro” durante il vertice che avrà come tema “Un morto ogni tanto, i luoghi comuni sulla mafia”, presieduto da Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, e Victoria Allegra Boga. Interverranno come relatori i migliori esponenti che lottano la mafia tra i giornalisti investigativi, gli esponenti delle forze dell’ordine, i magistrati, i sociologi, esperti di arte, esperti di antiriciclaggio e politici.

Foto: Castelvetranoselinunte.it ©

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