Buco da oltre 4 milioni di euro, gli evasori mettono in ginocchio il Comune

(dal Corriere di Rieti – di Antonio Bianco) Che i Comuni siano in difficoltà a far quadrare i conti non è una novità. Ma ora a far tremare i polsi ai sindaci ci pensa la proposta della Lega, inserita nel ddl collegato alla manovra economica del governo, che estende la cosiddetta pace fiscale anche a chi non ha pagato l’Imu e la Tasi. La sanatoria riguarderebbe (il condizionale è d’obbligo visto che si tratta di un emendamento) le tasse non pagate anche in seguito a “provvedimenti di ingiunzione fiscale”. Si tratterebbe dei “carichi iscritti a ruolo” inferiori a mille euro per la gran parte riferiti all’entrate comunali. Tradotto dal burocratese,  tutto ciò significa che se da una parte la rottamazione delle cartelle porterebbe ad alleggerimento per le tasche dei contribuenti, dall’altra si tradurrebbe in un mancato introito per il Comune di Rieti,  che come si sa negli ultimi tempi non se la passa molto bene in tema di finanza pubblica.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma quanto deve ancora incassare di tributi evasi Palazzo di città? I conti non sono facili, ma grazie ai dati forniti dall’assessorato al Bilancio, il Corriere di Rieti è riuscito a farne una stima, almeno per l’anno 2017. L’anno scorso, infatti, l’Imu dovuta dai reatini era di 7milioni e 763mila euro, mentre quella riscossa si attesta su 5milioni e 881mila euro. Ciò significa nelle casse comunali, per quanto riguarda l’imposta sugli immobili, mancano all’appello 1 milione e 882mila euro. Va un po’ meglio sul fronte della Tasi, dove il Comune deve recuperare appena, si fa per dire, 532mila euro, che è la differenza tra i 2milioni 882mila euro che i cittadini devono alla fiscalità locale e i 2milioni e 350mila euro riscossi.

“Certo, inutile negarlo – dice l’assessore al Bilancio, Claudio Valentini –, se dovesse andare in porto il provvedimento dell’esecutivo nazionale molti comuni dovrebbero chiudere i battenti. I mancati pagamenti però sono spesso frutto, purtroppo, anche della crisi economica che ha colpito duramente il territorio negli ultimi anni e della recessione che ha ridotto la capacità dei cittadini di far fronte agli impegni”.

Sarà la crisi, sarà che qualcuno fa il furbetto. Intanto, anche se sembra che non rientri nelle categorie elencate dal governo, un altro grande tema è quello dell’evasione della Tari. E qui sono parecchi che non pagano la raccolta dei rifiuti. Sempre secondo le stime fornite dall’assessorato, la Tari dovuta l’anno scorso era di 9milioni 601mila euro mentre quella riscossa è stata 7milioni 638mila euro. In questo caso da recuperare ci sono quasi due milioni di euro, per l’esattezza 1 milione e 963mila euro.  Dunque, solo nel 2017, il buco nel bilancio comunale, dovuto alla mancata riscossione di buona parte dei tributi locali, ammonta alla bellezza di 4 milioni e 377 mila euro. Numeri non da poco per un Comune in predissesto, che tra l’altro è soggetto ad un piano di rientro, definito da più parti di lacrime e sangue.

Foto: (archivio) RietiLife ©

 

 

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