Gli studenti reatini si spaccano sullo sciopero di domani: è polemica. Ecco perché

I Rappresentanti degli Studenti dell’Istituto Alberghiero “Costaggini, dell’Istituto “Aldo Moro” di Passo Corese, del Liceo Classico “M.T. Varrone, Azione Studentesca Rieti hanno diramato una nota sullo sciopero di domani: “Domani, 16 novembre, la Consulta Provinciale Studentesca darà vita ad uno sciopero, incentrato sulla decisione dell’attuale Governo di tagliare alcuni fondati destinati all’istruzione pubblica, in particolar modo ai progetti di ‘alternanza scuola-lavoro’ e al ‘bonus-cultura’ per i neo maggiorenni – scrivono – Pur condividendo le motivazioni della protesta, ricordiamo ai membri della Consulta Provinciale che, il 25 ottobre scorso, centinaia e centinaia di studenti hanno affollato le vie della città di Rieti, per manifestare le situazioni di disagio che quotidianamente si trovano ad affrontare nelle loro scuole. Tuttavia quel giorno, nessuno di loro ha ricevuto l’aiuto, il sostegno e l’appoggio della Consulta, che non ha nemmeno avuto la decenza di prendere parte al corteo”.

“Inoltre – aggiungono – viene spontaneo chiedersi dove fossero i membri della Consulta quando gli alunni del Varrone hanno occupato la sede di Piazza Mazzini per dire no al contributo scolastico, o durante l’occupazione organizzata dagli studenti dell’ IIS “Aldo Moro” di Passo Corese, che da anni vive situazioni di degrado insostenibili a causa dell’inadeguatezza delle sue infrastrutture scolastiche; oppure ancora cosa abbiano fatto per l’Alberghiero “Costaggini”, che soffre la mancanza di attrezzature necessarie al funzionamento dei suoi laboratori. Troppo spesso chi dovrebbe essere la voce degli studenti si è trincerato dietro un penoso silenzio. Rappresentare gli alunni di tutta la provincia non può essere un lavoro part-time. Uno sciopero nazionale non cancella mesi di assenza ingiustificata sul proprio territorio”.

Foto: RietiLife ©

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