Domani al Flavio la grande danza con i Carmina Burana

Apre la programmazione del Teatro Flavio Vespasiano, una delle compagnie di danza più interessanti in Italia: Spellbound Contemporary Ballet ripropone a grande richiesta, Carmina Burana, con la coreografia e regia di Mauro Astolfi e le musiche di Carl Orff, Antonio Vivaldi, Aleksandar Sasha Karlic, il disegno luci di Marco Policastro e le scene di Stefano Mazzola, domani, venerdì 16 novembre alle 21, grazie alla collaborazione tra Comune di Rieti e ATCL. Lo spettacolo, che aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006, è presentato nel riallestimento per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014).

Carmina Burana – spiega Mauro Astolfi – ha accompagnato in modo fedele tutto il lavoro e la produzione della Compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, Carmina Burana ha sempre rappresentato una nostra sicurezza. È stato infatti profondamente rivisitato ma ha conservato lo spirito e l’atmosfera originali con l’aggiunta di altri momenti e tante piccole altre avventure. Quest’ultima versione è sicuramente la più potente, la più intensa e per noi, ora, la più vera e completa.”

I Carmina Burana vennero ritrovati, numerosissimi (più di 300 componimenti di vario genere), in un manoscritto dell’abbazia di Benediktbeuren, da cui presero il nome. Vengono fatti risalire per la maggior parte al secolo XIII, quando non era troppo difficile, viaggiando per la Germania e la Sassonia, imbattersi nei goliardi (da cui il nome dato dalla tradizione italiana agli studenti universitari, che in realtà hanno poco o nulla da spartire con i loro omonimi medievali) o più propriamente clerici vagantes, letterati girovaghi studiosi della tradizione poetica greca e latina, cantori del vino, delle donne, del vagabondaggio e del gioco. Poesia burlesca, impudente, sovversiva: si parla senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura, se ne esplicano con gioia le funzioni, non si guarda all’altrove. Tace il linguaggio della ratio, si dimentica il decorum e si osa persino irridere audacemente al divino con le cosiddette ‘kontrafakturen’, ossia travestimenti di inni e motivi religiosi in canti profani che suonano come parodia degli evangeli, delle formule di confessione e delle litanie. Eros, dunque, riassorbe thanatos, l’homo faber si trasforma in homo ludens.

Da questo curioso magma di scurrilità plebea e raffinatezza cortigiana Mauro Astolfi trae – o per meglio dire, deduce in piena libertà, senza alcuna intenzione filologica – una coreografia tutta giocata tra ‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ (del resto, è un artista a cui il ritmo ‘medio’ poco o nulla si addice) che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare, divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio: si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell’incendiumcupiditatum, lo scatenamento delle passioni, che avviene nella taberna (qui anche – come spesso anticamente – bordello), luogo di appagamento degli istinti primari… Due i simboli chiave di questo balletto, calati in un’atmosfera inquietantemente metafisica: un grande armadio (visto, si direbbe, con gli occhi dell’infanzia che tutto colorano di mistero) e una tavola. Il primo (in cui i corpi dei ballerini si vanno quasi a riporre come abiti frusti), luogo di memorie, di segreti di ‘scheletri’ ipocritamente celati; la seconda, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie tentatrici (Gola e Lussuria, essendo due vizi capitali, sono figli della medesima cova)…

 

CARMINA BURANA

a cura di SpellboundContemporary Ballet. Coreografia e regia Mauro Astolfi. Interpreti Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Giacomo Todeschi, Caterina Politi, Alice Colombo, Lorenzo Capozzi, Pablo Girolami, Aurora Stretti. Musiche: Aleksandar Sasha Karlic, Carl Orff, A. Vivaldi, disegno luci Marco Policastro; scene Stefano Mazzola, costumi Sandro Ferrone. Una produzione realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attivita? Culturali Dipartimento dello Spettacolo e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Maiori nell’ambito dei Grandi eventi della Regione Campania

Teatro Flavio Vespasiano – Via Giuseppe Garibaldi, 263 – Rieti

INTERO: euro 15,00 + 1,00 prev. | RIDOTTO: euro 12,00 + 1,00 prev.

promozione per le scuole di danza: RIDOTTO a euro 10,00

I biglietti saranno in vendita nei giorni di spettacolo presso il botteghino del Teatro Flavio Vespasiano

Orario: 10:00 / 13:00 – 16:00 / inizio spettacolo

Tel.Ufficio 0746.287318

Tel. Botteghino 0746.271335

e-mail: [email protected]

Tel. Ufficio 0746.287318 – Botteghino 0746.271335 • e-mail: [email protected] www.comune.rieti.it

Foto: RietiLife ©

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