Migranti, ambiente e terra: la Chiesa di Rieti dedica a questi temi la Giornata dei poveri

Una mostra sulle povertà del mondo e della nostra terra, una veglia di preghiera, la messa presieduta dal vescovo: queste le iniziative della diocesi in occasione della seconda Giornata Mondiale dei Poveri. “Abbiamo cercato di sintetizzare in tre aree del grido dei poveri: i migranti, l’ambiente, la nostra terra”. Con queste parole, il direttore della Caritas, don Fabrizio Borrello, ha inaugurato la scorsa domenica l’esposizione che gli uffici pastorali dell’area della Carità hanno realizzato all’interno della chiesa di San Domenico. Un modo per porre l’accento su tre delle facce con cui la povertà si può presentare nella nostra quotidianità: il grido dei fratelli immigrati costretti a lasciare le proprie terre per andare alla ricerca della dignità che viene loro negata nei Paesi di origine; la carenza di posti di lavoro che la nostra terra pone di fronte a chi la abita; la distruzione che mani d’uomo compiono sul creato, mettendo a rischio la salute dell’intera umanità e distruggendo ciò che di meraviglioso Dio ci ha messo a disposizione.

GIORNATA MONDIALE DEI POVERI – L’esposizione intende caratterizzare la settimana che conduce alla seconda Giornata Mondiale dei Poveri, indetta da papa Francesco per il 18 novembre. La giornata prende ispirazione dal versetto 7 del salmo 34: “Questo povero grida e il Signore lo ascolta e lo libera”. Dai tre verbi si può ricavare la vera dinamica che si instaura nel rapporto tra Dio e i poveri.

TRE I MOMENTI DELLA MOSTRA –  Segnati dai colori blu, verde e rosso, si compongono di un mix di fotografie e video. “Materiale di denuncia della situazione in cui viviamo”, spiega don Fabrizio. Una scelta che non offre soluzioni, dunque, non perché non si possono proporre, ma perché anche dove le soluzioni esistono, i problemi restano. “La denuncia deve esser tale nella sua verità”, ha detto ancora il direttore della Caritas, illustrando i tre ambienti, che possono essere visitati ciascuno in un quarto d’ora circa. «È una proposta semplice – ha concluso Borrello – ma che sembra utile per far vedere e sentire il grido dei poveri».

MOMENTI DI PREGHIERA – Mercoledì 14, alle 21, avrà luogo, a San Domenico, una veglia di preghiera in segno di vicinanza e condivisione con le situazioni di povertà della nostra terra. Domenica 18 novembre alle ore 18, sempre nella chiesa di San Domenico, il vescovo presiederà la santa messa, alla quale seguirà un momento conviviale offerto dalla Caritas diocesana.

Foto: Ufficio Comunicazioni Sociali ©

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