++FLASH++ “Terrorista, la città si opponga”: Ciavardini a Rieti, ira del presidente familiari vittime Bologna

“Festeggiare l’avvento del fascismo con l’arrivo a Rieti di uno stragista come Luigi Ciavardini è significativo di molte cose. Questi stragisti sono i figli di quei padri del 1922, quelli della Marcia su Roma”. E’ arrabbiato più che amareggiato, Paolo Bolognesi presidente dell’Associazione Vittime della Strage di Bologna che il 2 agosto 1980 vide 85 vite polverizzate da 23 chili di esplosivo, alla notizia che domani a Rieti arriverà Luigi Ciavardini.

“Ciavardini – dice Bolognesi – ha avuto l’arroganza di dichiararsi l’86ma vittima della strage e quindi oltre che terrorista è anche un grande cialtrone. Non è un caso che sia stato rinviato a giudizio anche per falsa testimonianza e reticenza. Si professa innocente e vittima ma non ha mai voluto dire chi lo aspettava a Treviso prima e dopo la strage. Come familiari delle vittime abbiamo seri dubbi su quanto afferma e sospettiamo, non solo noi per altro, che fosse ospite di una casa utilizzata dai servizi segreti. E’ un personaggio ambiguo e controverso peggiore, se si può esserlo, di Mambro e Fioravanti. Ciavardini è un terrorista e stragista ancora legato a quegli ambienti e ancora oggi protegge chi l’ha protetto”.

“Da parte nostra – dice Bolognesi – va un grande ringraziamento a quella parte della città di Rieti che dirà no all’arrivo di Ciavardini. L’appoggio di tutti è fondamentale e può essere utile per arrivare alla verità a trentotto anni dalla strage e rendere finalmente giustizia a ottantacinque innocenti”.

Foto: RietiLife ©

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