Chéu: “Creiamo molto ma non facciamo gol. Basta con queste palle lunghe a Todorov” | FOTO

(ch.di.) Il solito problema, non da poco. Gli attaccanti del Rieti (nella foto Kean) non segnano. E in una gara come quella giocata contro la Vibonese, un fattore così, si paga. Il Rieti esce sconfitto dallo Scopigno nella prima gara a porte aperte. Segna Taurino per gli ospiti, finisce 1-0. Seicento spettatori (c’erano una quindicina di calabresi) vanno via delusi: ottimo primo tempo, poi Rieti che si perde nella ripresa, tra lanci lunghi e un’intuizione, quella di Taurino su assist di Bubas, che vale tre punti per i calabresi.

SIAMO GLI STESSI DI SABATO – “Se non creassimo occasioni da gol avremmo un problema – spiega Chéu – ma noi creiamo e non concretizziamo. È probabile che una volta segnato un gol, i nostri attaccanti si sbloccheranno: la soluzione è lavorare e cercare la soluzione per arrivare al gol. Più di così non si può chiedere”. Poi Chéu ci tiene a ribadire: “Siamo la stessa squadra che ha vinto a Lentini, proveremo a vincere a Trapani. Questa sconfitta non ci rende una squadra diversa, abbiamo sempre la nostra idea e mentalità”.

L’ANALISI – “Abbiamo giocato un ottimo primo tempo – spiega Chéu – creando molto. Nella ripresa abbiamo avuto difficoltà nel controllo della palla ed mancato il gas. Nel nostro maggior momento di difficoltà, poi, la Vibonese ha perso tempo, non va bene. Anche noi abbiamo vinto nello stesso modo e con la stessa modalità a Lentini, non abbiamo avuto questo atteggiamento, poco corretto nei confronti del club e dei tifosi. Ma, aldilà di questo, ci è mancato il controllo della gara dopo il gol subito. Comunque la Vibonese non è sembrata superiore al Rieti. Non mi è piaciuto il concetto di palla lunga a Todorov: non è la mia idea questo non va, va corretto. Voglio sempre che si giochi su prime e seconde palle e si tenga il possesso. Adesso bisogna recuperare perché ci aspetta la partita con il Trapani. Probabilmente – spiega Chéu in conclusione – sulla prestazione del secondo tempo il problema è stato mentale. Quando hai poco tempo per recuperare è sicuramente difficile”.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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