Chéu esalta Chastre: “Ma quale fortuna? Sono due mesi che studiamo i rigori!”

(ch.di.) Prima vittoria fuori casa in C, la prima tra i pro dopo undici anni. Decide Pepe contro la Sicula Leonzio (1-0 – leggi), che cade in casa dopo 20 partite senza perdere. Decisivo il rigore parato da Chastre a inizio partita a Ripa.

LOTTARE – “Ho detto ai miei ragazzi di andare a fare la storia su questo campo – dice Ricardo Chéu – Abbiamo preparato la gara per lottare e provare a vincerla e alla fine il risultato è stato giusto. Questo è un campionato molto equilibrato, ogni partita è bilanciata e bisogna dare il massimo per provare a vincerla. Abbiamo preparato la partita per vincerla e abbiamo portato il risultato a casa. Non conta l’età, lo dico sempre ai ragazzi, conta la competenza e lavorando molto in settimana alla fine i risultati arrivano. Questa è una vittoria importante se facciamo risultato anche martedì, l’obiettivo resta sempre lo stesso, preparare le partite una alla volta e fissare il traguardo da raggiungere dopo ogni partita giocata”.

“FORTUNA? NO!” – “È una squadra fatta di ragazzi – continua Chéu, che parla anche del suo portiere autore di una parata su rigore, dopo alcune critiche nei giorni scorsi – il più “vecchio” è Chastre che ha solo 25 anni, ma questo non vuol dire niente perché ai ragazzi dico sempre che conta allenarsi anche perché siamo una rosa lunga e avere molta competizione aiuta i ragazzi ad avere fame in ogni incontro. C’è chi dice che il rigore è fortuna, ma sono due mesi che studiamo i rigori degli attaccanti e sapevamo dove avrebbe tirato Ripa. Sono convinto della scelta che ho fatto, sapevo di venire in un progetto nuovo che mi affascina fatto di tanti ragazzi giovani che vogliono crescere e aumentare il livello del club. So che si possono avere difficoltà con la lingua, ma sto migliorando e non è di certo una barriera. Questo è un campionato paragonabile alla seconda divisione portoghese, soprattutto qui al sud e anche se in Italia ai massimi livello sono arrivati solo due portoghesi, Mourinho e Sousa, io sono convinto della scelta che ho fatto. Se contano gli investimenti – conclude Chéu – credo che le due squadre favorite per il titolo sono Catania e Trapani, ma le partite bisogna giocarle una alla volta e lottare per 90 minuti perché la mentalità che voglio dare ai miei ragazzi è quella di giocare per vincere tutte le partite”.

Foto: Ufficio Stampa Rieti Calcio ©

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