La Polizia Stradale di Amatrice torna a casa: “Presidio di legalità durante la ricostruzione” | FOTO

(di Christian Diociaiutiinviato ad Amatrice) Un presidio di legalità per la ricostruzione. È la nuova sede del Distaccamento della PolStrada di Amatrice. Crollata nel sisma 2016, la sede adesso si trova in un prefabbricato nella zona dell’ex Alberghiero: vicino ci sono il Comune, la Croce Rossa e la Protezione Civile. Operativo da 60 anni, il Distaccamento assorbe così il duro colpo del terremoto che ha sì distrutto la sede, ma non ha fermato il lavoro dei suoi uomini nel periodo dell’emergenza e nel post, al pari delle altre forze di polizia e non solo.

Presente alla cerimonia il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, accolto da un picchetto d’onore e che ha omaggiato i caduti della PolStrada. Gabrielli davanti alle autorità presenti (tra queste il questore Mannoni, il commissario per la ricostruzione De Micheli e il vescovo Pompili), si è emozionato nel ricordo dei poliziotti nonché familiari di un’agente, Giovanna Gagliardi, morti nel sisma del 2016.

Giovanna Gagliardi, nettunense, ha perso tutto: sono morti i suoi figli Leonardo di 14 anni, Ludovica di 12, il marito Ezio Tulli di 42 anni, agente della Polizia Stradale di Aprilia, e i genitori (anche il papà era poliziotto). Lei e la sorella Elisabetta, sono le uniche sopravvissute al sisma. Dopo la cerimonia, emozionato saluto tra Gagliardi e Gabrielli: “My friend”, amica mia, ha detto il numero uno della Polizia all’agente, prima di scambiare con lei due parole in privato.

“Amatrice per noi ha un significato ulteriore: qui hanno perduto la vita nostri appartenenti – ha detto Gabrielli – C’è la vicenda a me molto cara di Giovanna (Gagliardi, ndr). Ricordo quelle cinque bare a Nettuno, signor vescovo – ha detto Gabrielli rivolgendosi anche a Pompili – ci vuole molta forza. Nonostante questo, Giovanna continua a essere una poliziotta di prim’ordine. Ecco perché Amatrice non è solo un distaccamento. Questo territorio e la sua gente, aiutati dalla comunità nazionale, potrà arrivare al traguardo”.

Il vescovo, Domenico Pompili, prima della benedizione, ha salutato il commissario Paolo De Micheli che è “in prorogazio”: ruolo in scadenza, in corsa c’è l’ex nunero uno della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Poi l’affondo alla politica, alla vigilia della nomina di un nuovo commissario: “Il commissario sia una figura terza, senza stagioni o colori politici – ha detto parlando, di fatto, della nuova figura che verrà, chiedendo che non abbia paletti politici e operi nel bene delle popolazioni colpite dal sisna – dovrà essere agile, che abbia tutti gli strumenti per operare. E che sia una figura vicina, che restituisca vicinanza dello Stato alla gente” ha detto il vescovo, indirettamente a chi succederà a Paola De Micheli.

Grande emozione per Gabrielli, ma anche per il questore di Rieti, Antonio Mannoni: “Questa è una giornata importante per il recupero della normalità. La Polizia di Stato, come le altre forze, non ha mai fatto mancare il supporto. Questa inaugurazione è un segnale per la ripartenza del territorio. Ci saremo oggi, domani, sempre”.

“Non dimentichiamo mai la massiccia presenza delle forze dell’ordine da subito. La parte sana dello stato sono il motivo principale per essere italiani” ha detto il sindaco di Amatrice, Filippo Palombini.

A margine della cerimonia consegnato un veicolo adibito anche al trasporto dei disabili, dono dell’associazione Polizia di Stato sezione di Brescia e che sarà in dotazione ad Amatrice. Al prefetto Gabrielli è stato donato il libro “Amatrice, il profumo della sua terra” di Adriana Pierini. La pubblicazione, post sisma, è stata autografata dal sindaco di Amatrice, Palombini.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO © Amatrice

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