A Fara il centrosinistra è spaccato | La rottura si allarga ad altri comuni sabini

(pa.gio.) Dopo aver animato e non poco il dibattito nelle fila del centrodestra reatino e provinciale, la scelta del sindaco di Fara Sabina, Davide Basilicata, di sostenere il candidato alla presidenza di Acqua Pubblica Sabina espresso dai sindaci di centrosinistra, Paolo Massarini, crea una spaccatura profonda tra lo stesso centrosinistra del secondo Comune della provincia di Rieti e i quadri della coalizione al livello provinciale. I quali, tirando le somme, rispondono ai nomi di Fabio Melilli (deputato territoriale e segretario regionale del Pd), Fabio Refrigeri (consigliere regionale dem) e Giuseppe Rinaldi (presidente della provincia sempre in quota democratica).

E’ a loro che, pur senza nominarli direttamente, si rivolge la nota infuocata del consigliere del gruppo Fara Bene Comune Gabriele Picchi, che oltre a sedere sui banchi della minoranza è anche, numeri alla mano, il principale esponente del Partito democratico locale.

E quelle del candidato più votato del centrosinistra sia alle elezioni del 2011, sia a quelle del 2016, sono parole di fuoco: “Apprendo dagli organi di stampa del risultato delle votazioni per il cda di Acqua Pubblica Sabina che il candidato del centrosinistra è stato battuto, malgrado fosse frutto di un accordo con il sindaco di Fara Sabina Davide Basilicata – scrive il consigliere Pd – sorvolando sulla disponibilità del sindaco ex Fratelli d’Italia a riposizionarsi con una certa spregiudicatezza, e volendo sorvolare anche sull’approssimazione con cui l’operazione è stata portata avanti, tanto da rivelarsi un clamoroso fiasco, voglio porre l’attenzione su un aspetto: in qualità di capogruppo del principale gruppo di opposizione a Davide Basilicata, mi chiedo come sia stato possibile ricercare un accordo col sindaco di Fara in Sabina senza coinvolgere minimamente il centrosinistra farense. Nessuna condivisione di strategie (avremmo opportunamente potuto dire la nostra), addirittura nessuna informazione. Stupisce, dal momento che i nostri recapiti, solo qualche mese fa, in tempo di elezioni, erano ben utilizzati dai registi di questa impresa fallimentare. Evidentemente – tuona Picchi – non si vuole includere il centrosinistra farense nelle mirabolanti strategie provinciali, sarà bene che lo stesso centrosinistra farense se ne ricordi in futuro”.

Un segnale di rottura, e anche forte, non solo tra le strutture del centrosinistra di Fara Sabina e quelle provinciali, ma anche tra il Pd farense e le rappresentanze territoriali dei Comuni limitrofi, in primis quelle di Montopoli, Poggio Mirteto e Forano, che rappresentano alcuni degli ultimi baluardi della sinistra in Bassa Sabina. Dove, come si è visto con forza anche alle ultime elezioni politiche, il riposizionamento verso destra è ormai un importante dato di fatto. Con equilibri, anche localistici, che cambiano repentinamente e di conseguenza, come ampiamente dimostrato proprio dal caso Aps.

 Foto: RietiLife ©

 

Print Friendly, PDF & Email