Judo Rieti, sul tatami scendono genitori e figli | FOTO

Si è rivelata una vera festa quella cui ha dato vita la società sportiva asd Judo Rieti, che ha visto protagonisti sabato scorso i judoka della palestra e i loro genitori.

Nata dall’idea di dare a questi ultimi l’opportunità di praticare per una volta lo stesso sport che praticano i propri figli e di far loro comprendere le difficoltà che questi piccoli atleti possono incontrare, la manifestazione “Judo… con i genitori” si è trasformata in un bellissimo pomeriggio durante il quale le mamme e i papà sono ritornati ad essere dei bambini con i loro bambini. E la gioia è stata incontenibile: i piccoli, felici e orgogliosi di avere i loro genitori a piedi nudi sul tatami. Dal canto loro i genitori, inizialmente imbarazzati e timorosi, si sono ritrovati a fare le capovolte, a cimentarsi con le cadute, la lotta in piedi a terra, totalmente divertiti, felici e spensierati.

«È stata un’esperienza particolarissima – è intervenuto, ancora raggiante, il papà di una piccola judoka – Non ti rendi conto di ciò che fa tuo figlio fin quando non sei anche tu lì sul tappeto. Avevo già una grande idea degli effetti del judo poiché vedo la mia bambina totalmente cambiata più espansiva e sicura di sé; ma poi, quando mi sono ritrovato sul tatami, ho capito anche io molto di più su questa disciplina».

«Ciò che ho apprezzato di questa manifestazione è stata la complicità che si è creata con mio figlio poiché sia che sbagliavo sia che svolgevo bene le tecniche, io ero lì per lui e con lui» ha spiegato compiaciuta un’altra mamma.

L’entusiasmo è stato davvero palpabile, i sorrisi dei genitori erano spontanei e i bambini erano felici di vedere la loro mamma o il loro papà lì che combatteva con i compagni di Judo.

«Sono davvero felice della riuscita dell’evento – hanno  commentato gli insegnanti – Ciò che più ci ha sorpreso è stato sì l’affiatamento tra genitori e bambini, ma soprattutto il rapporto che si è subito instaurato tra gli stessi genitori molti dei quali non si conoscevano per nulla. Finalmente anche loro sono riusciti, seppur per una sola lezione, a percepire il vero spirito del judo poiché sono stati messi alla prova su aspetti che avevano visto solo da fuori, come spettatori dei loro figli. E adesso, invece, erano qui, anche loro sul tatami».

«È nostra intenzione continuare con momenti del genere, si tratta di occasioni rilevanti: in un momento storico in cui è necessario lavorare anche più del dovuto, in cui la vita è diventata frenetica e non si fa altro che correre, è diventato di fondamentale importanza trovare gli spazi giusti per riscoprire il rapporto padre/figlio o madre/figlio o ancora tra i genitori».

Foto: JUDO RIETI ©

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