Governo tecnico? Lorenzoni: “Voto subito”. Melilli: “Mattarella ineccepibile”. Fusacchia: “No alle urne”

Prime reazioni dei deputati reatini alle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla sua richiesta di dare vita a un governo di natura tecnica che duri fino a dicembre: in alternativa, scioglimento delle Camere e voto a luglio oppure in autunno (leggi). L’onorevole del M5S Gabriele Lorenzoni, in linea con la posizione della sua forza politica, ha chiesto di tornare alle urne il prima possibile: “Salvini non ha voluto fare il governo con i 5 Stelle, no a governi tecnici. #votosubito”, ha scritto su Instagram postando una foto dall’assemblea dei gruppi parlamentari Cinquestelle. Luigi Di Maio ha comunque annunciato l’intenzione di ricandidare in blocco tutti i deputati e i senatori eletti.

D’accordo, invece, a far nascere un governo definito “neutrale” dal capo dello Stato è il deputato del Pd Fabio Melilli: “Un Presidente della Repubblica costituzionalmente ineccepibile. E non è una sorpresa”.

Il deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini ha commentato così (leggi la notizia).

Alessandro Fusacchia ha partecipato alle consultazioni di oggi al Quirinale in qualità di rappresentante di +Europa nel gruppo misto alla Camera: “Abbiamo espresso al presidente Mattarella la preoccupazione di tornare alle elezioni con la stessa legge elettorale – ha detto – perché ci sarebbe un serio problema di deficit democratico. L’idea di lanciarsi in campagne elettorali troppo velocemente metterebbe inoltre il paese in ulteriore allarme, in una situazione ancora più difficile di quella attuale. Ci sarebbe poi l’assenza del Paese nei consessi internazionali a partire dall’Europa. Massima disponibilità nel valutare quello che Mattarella proporrà al Parlamento”.

Foto: Lorenzoni – Instagram ©

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