Curci e il Rieti in C: “Un socio? Aiuti e proposte ben accetti. Allo stadio manca qualche dettaglio”

In un’intervista al sito TuttoC, Riccardo Curci parla della promozione del Rieti e del futuro in terza serie della prima squadra di calcio della città. 

(da TuttoC) Gli altri festeggiano, lui lavora. Riccardo Curci, presidente del Rieti, ha vissuto così il giorno dopo la promozione dei laziali in Serie C. Nella sua ottica, tra un paio di occhiali e un altro, ogni tanto passa un tifoso che lo ringrazia. E non potrebbe essere altrimenti, visto che in terza serie, gli amarantocelesti non ci arrivavano dal dopoguerra, quando arrivarono addirittura in Serie B. Undici anni fa l’ultima avventura tra i professionisti, nell’allora C2, e adesso il balzo in Serie C al termine di un campionato di Serie D vissuto da protagonisti. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il numero uno reatino.

Un presidente atipico, con un lavoro che potremmo definire “normale”. Chi glielo fa fare?
“La passione che mi ha trasmesso mio padre Francesco, dirigente di questo club negli anni ’70. La promozione è dedicata a lui. E poi, come in tutte le questioni di cuore, c’è un pizzico di sana follia. Sono tifosissimo del Rieti, devo ancora ben realizzare quanto accaduto ieri: è stata un’esperienza bella e forte, ancora adesso sono molto emozionato”.

Un anno fa la sconfitta al fotofinish con l’Arzachena, quest’anno la lotta con l’Albalonga.
” Loro non hanno mai mollato, si erano avvicinati anche a un solo punto ma non ci siamo mai fatti superare, nemmeno dopo aver incontrato altre squadre ben attrezzate. Un po’ di paura c’era ma siamo riusciti a metterci dietro anche quella. Per questo, e per il fatto di essere stati in testa per oltre metà campionato, posso affermare che il nostro risultato è pienamente meritato.
Un anno fa arrivammo a un passo dalla C, fummo campioni d’inverno, poi arrivò il sorpasso dei sardi in extremis. Non ci perdemmo d’animo, vincemmo i playoff ma, all’atto del ripescaggio, non trovai il socio necessario. Stava andando tutto troppo di fretta, scelsi di ripartire con calma dalla D, strutturandoci meglio. E adesso eccoci qua”.

Cerca ancora un socio?
“Diciamo che da solo portare avanti un club non è facile, eventuali aiuti e proposte di collaborazione saranno ben accette per permettere a questo sodalizio di raggiungere traguardi ancora più importanti. Di certo c’è che potremo lavorare con più calma alla nuova stagione, mentre in caso di ripescaggio i tempi sarebbero stati troppo ristretti”.

Tutti riposano oggi in casa Rieti tranne il presidente…
“Bisogna pur mandare avanti l’attività (ride NdR). E poi è una bella giornata: più di qualcuno oggi è passato a fare i complimenti, cose che accadono in piccole città come la nostra e che non possono far altro che piacere. È giusto comunque che i ragazzi si prendano un meritato stop, il mio spero di avercelo tra qualche giorno”.

Tra pochi mesi la Serie C. Non sarà facile…
“Sarà un campionato affascinante ma difficilissimo. Si gioca con squadre retrocesse dalla Serie B e quindi saranno alte le possibilità di incontrare squadre dal grandissimo blasone che magari hanno anche giocato in Serie A. Sarà un piacere poterle ospitare presso la nostra struttura”.

A proposito di stadi: lo “Scopigno” è pronto per la Lega Pro?
“Dobbiamo sistemare qualche piccola cosa ma ci siamo quasi. Qui due anni fa giocò la Serie C la Lupa Roma, quindi l’impianto è sostanzialmente già a norma. Mancano soltanto una serie di piccoli aggiornamenti”.

Foto: RietiLife ©

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