Taglio del nastro per la riapertura dei Giardini del Vignola, luogo del cuore dei reatini | LE FOTO

Parterre importante alla cerimonia di riapertura dei Giardini Vincentini  (noti come del Vignola) su cui affaccia la loggia del Palazzo nobiliare Vincentini, di proprietà della Provincia e dal dopoguerra sede prestigiosa della Prefettura di Rieti. Taglio del nastro per il cinquecentesco giardino all’italiana, orgoglio non solo cittadino ma italiano essendo uno stile imitato in tutto il mondo, alla presenza delle più importanti autorità cittadine civili, militari e religiose, tra cui il Prefetto Valter Crudo, il Presidente della Provincia Giuseppe Rinaldi, il Vescovo di Rieti Domenico Pompili, il vicesindaco della città Daniele Sinibaldi e un’autorevole rappresentanza delle più alte cariche delle  Forze dell’Ordine.

La Presidente della Fondazione Varrone, Mariella Cari dopo aver ringraziato tutti i presenti tra cui anche l’ex Capo della Procura di Rieti, Giuseppe Saieva, ha evidenziato che il recupero dei Giardini Vicentini, pur non essendo tra i più impegnativi progetti finanziati dalla Fondazione, rappresenta però un’iniziativa molto significativa per la città stessa che si riappropria di un luogo del cuore, di uno spazio elegante e storico di incontro e di socialità.

“La Fondazione è concreta e si attiva per rendere funzionale e vivibile questo gioiello paesaggistico che offre uno dei migliori panorami della città. Ho timore per l’incuria, già nel 2009 i giardini sono stati sottoposti a restauro e poi abbandonati, quindi tutte le istituzioni  e anche i cittadini devono impegnarsi per conservare questo bene. La Fondazione Varrone fa a sua parte e oltre al progetto di recupero ha anche finanziato la manutenzione per due anni.”

Il Presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi in qualità di ente proprietario del Palazzo nobiliare, ha ringraziato la Fondazione per aver recuperato questo luogo simbolo per la città,  in un momento di grande difficoltà per l’amministrazione provinciale.

“Da sempre collaboriamo con la Fondazione Varrone su diversi fronti, dall’Università, al Conservatorio e ritengo che solo una sinergia tra Enti possa dare valore aggiunto al territorio. Molto apprezzata dalla comunità la riapertura di questo posto entrato nelle abitudini dei cittadini”, ha affermato il Presidente Rinaldi.

Sempre molto ospitale,  il Prefetto di Rieti Valter Crudo ha ringraziato la Fondazione Varrone per l’intervento e l’architetto Anna Paola Cipolloni che ne ha curato il recupero, sottolineando la fruizione privilegiata dei giardini dall’alto della loggia rinascimentale anche durante il periodo di chiusura al pubblico.  Una visione suggestiva che ha voluto poi condividere con tutti i presenti che si sono spostati all’interno del Palazzo.

Breve ed incisivo il saluto del Vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili che auspicando sempre una collaborazione tra le Istituzioni, ha esortato il comune di Rieti a finire i lavori relativi all’ascensore per completare la riqualificazione di quella parte di centro storico, oggi resa più vitale dalla riapertura dello storico giardino.

E di valorizzazione del centro storico ha parlato il vice sindaco della città Daniele Sinibaldi che ha evidenziato l’importanza dell’intervento della Fondazione Varrone in un momento così difficile per il centro storico che registra oltre 400 locali inagibili dopo il sisma.

“Aldilà del valore economico, il recupero di questo luogo nel cuore della città, è un segnale significativo di ripresa e di rinascita”, ha commentato l’assessore Sinibaldi. Prima della visita guidata ai Giardini, l’architetto paesaggista Anna Paola Cipolloni, ha illustrato il progetto di recupero del patrimonio vegetale e l’intervento di integrazione degli elementi di arredo e di illuminazione.

“Abbiamo dovuto sostituite tutto il verde, completamente distrutto dal cosiddetto bruco del bosso e per contrastare al meglio questa malattia, abbiamo introdotto nuove varietà botaniche e rose antiche che impreziosiscono questa giardino all’italiana che ci viene invidiato in tutto il mondo. Inoltre è stata potenziata la suddivisione geometrica degli spazi ottenuta con l’utilizzo di tassi conici e piante scolpite con maestria e antica conoscenza, arte su cui si può fare formazione e intercettare nuove competenze. Ritengo da sempre il verde un promotore economico per le città”.

Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

 

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