Opere per le chiese terremotate di Amatrice e Arquata: il dono dalla fiera “Devotio” di Bologna

Due opere d’arte sacra saranno donate alle chiese terremotate di Amatrice (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Le opere, entrambe dedicate alla Vergine Maria, sono state realizzate da due giovani artisti, che hanno aderito all’iniziativa promossa da “Devotio”, la manifestazione fieristica sui prodotti e i servizi per il mondo religioso che si svolge a Bologna. La consegna ufficiale delle opere alle comunità parrocchiali delle tue cittadine colpite dal sisma avrà luogo sabato 28 aprile ad Amatrice e domenica 29 aprile a Pescara del Tronto, frazione di Arquata. “E’ un’interessante iniziativa, che vede coinvolti due giovani artisti nella realizzazione di opere d’arte contemporanea destinate per ora alle chiese provvisorie di Amatrice e di Arquata”, ha dichiarato mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano, coordinatore delle diocesi terremotate marchigiane e già direttore dell’Ufficio Beni Culturali della CEI. “E’ poi significativo che si tratti di due immagini mariane, perché la nostra popolazione è molto legata al culto alla Vergine Maria. In futuro, queste due opere potranno essere collocate nelle nuove chiese che verranno edificate e resteranno come testimonianza di un tempo particolare vissuto dalle nostre comunità cristiane colpite dal sisma”.

 

Le opere sono state realizzate nell’ambito del progetto “Percorsi di riavvicinamento tra artisti contemporanei a confronto con il mistero cristiano”, ideato dal Comitato scientifico di “Devotio”. La prima opera, intitolata “Miriam, porta del cielo” (olio su tavola laccata, 2 tavole 62×45 cm), è stata creata da Ettore Frani, 40enne di origini molisane, e sarà esposta ad Amatrice: l’artista si è avvalso della tecnica dell’encausto per la realizzazione di un dittico con da un lato un’immagine astratta e dall’altro il volto della Vergine. La seconda opera, intitolata “Odigitria” (piombo, legno, foglia oro e luce a led, 53x73x8 cm), destinata a Pescara del Tronto, è di Daniela Novello, milanese, 40 anni: nell’opera, che mostra una Vergine con il bambino, l’artista interpreta in modo contemporaneo l’iconografia tradizionale bizantina. Entrambe le opere sono state presentate durante “Devotio 2017”, nell’ottobre dello scorso anno a BolognaFiere, e poi esposte presso la Fondazione Lercaro a Bologna.

 

La realizzazione delle opere è stata accompagnata da alcuni momenti di incontro e di confronto coordinati da due noti esperti in arte sacra: p. Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria San Fedele di Milano e della Raccolta Lercaro di Bologna, e l’arch. Claudia Manenti, direttore del Centro Studi “Dies Domini” della Fondazione Lercaro e coordinatore del Comitato scientifico di “Devotio”. “Questo progetto intende far sì che gli artisti contemporanei tornino a parlare un linguaggio figurativo comprensibile alla tradizione e alla devozione cristiana, un tema che oggi l’arte colta non tratta più”, ha spiegato l’arch. Manenti. “Da sempre, del resto, la Chiesa raffigura in immagini quelli che sono gli elementi fondamentali del culto cristiano, ma oggi utilizza spesso opere di nessun valore artistico, fatte in serie, dozzinali. La volontà di avvicinare l’arte contemporanea al sacro vuole dunque essere anche un arricchimento del linguaggio cristiano, per ritrovare quella nostalgia del bello, che è nostalgia del Paradiso e di Dio”. La seconda edizione del progetto “Percorsi di riavvicinamento” proseguirà anche in occasione della fiera “Devotio 2019”, organizzata da Officina Eventi con il coordinamento culturale del Centro Studi per l’Architettura Sacra della Fondazione Lercaro, che si svolgerà nei giorni dal 17 al 19 febbraio 2019 presso BolognaFiere: il tema delle opere per la prossima edizione sarà il Crocifisso. Ulteriori informazioni su www.devotio.it.

Foto: DEVOTIO ©

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