A Santa Rufina la quarta tappa della campagna nazionale contro il tumore del rene

 

 

Gli anziani italiani non conoscono o non mettono in pratica le regole per la prevenzione del cancro. E questo avviene anche in Lazio. Nella Regione, infatti, il 28% della popolazione adulta fuma regolarmente e il 31% della popolazione è in sovrappeso (il 9% addirittura obeso). Tabagismo e chili di troppo sono i due principali fattori di rischio del tumore del rene. Si tratta di una patologia oncologica in forte crescita e che colpisce ogni anno circa 13.600 italiani. Per questo, Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), in collaborazione con FederAnziani promuove in tutta la Penisola un tour itinerante. In otto città sono state organizzate speciali lezioni di salute in centri anziani e durante gli incontri viene distribuito materiale informativo. Domani, a Santa Rufina, alle 16.30, al centro il CSA Santa Rufina si terrà la quarta tappa.

La campagna è resa possibile con il supporto non condizionato di IPSEN. “Abbiamo deciso di rivolgerci agli over 65 perché gli stili di vita sani vanno seguiti anche durante la terza età – afferma la dott.ssa Anna Ceribelli, Direttore della UOC di Oncologia Medica dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti -. I dati parlano chiaro: l’aspettativa di vita aumenta e quindi non è mai troppo tardi per modificare le proprie abitudini sbagliate e stare così alla larga da molte gravi malattie. In particolare i tumori genito-urinari sono pesantemente influenzati da un vizio estremamente pericoloso, e ancora in parte sottovalutato dagli over 70, come il fumo. Quando accendiamo una sigaretta le sostanze nocive e cancerogene non colpiscono solo le vie aeree superiori e i polmoni. Anche l’apparato urinario corre gravi pericoli. Al tabacco sono, per esempio, attribuibili circa il 40% di tutti i casi maschili di tumore del rene”.

Un altro fattore di rischio per questa malattia è rappresentato dall’ipertensione arteriosa, una condizione tipica della terza età. “Aumenta fino al 60% le probabilità di insorgenza – prosegue la dott.ssa Ceribelli -. È determinata soprattutto da un’alimentazione scorretta ed eccessivamente ricca di sale e grassi saturi. Il nostro consiglio è di seguire sempre, dall’infanzia fino alla vecchiaia, la dieta mediterranea e di praticare costantemente un po’ di attività fisica. Così si possono contrastare i principali processi degenerativi legati all’invecchiamento, prevenire i disturbi cardiovascolari e metabolici e diminuire anche il rischio oncologico”. Durante l’incontro di domani a Santa Rufina ampio spazio verrà riservato anche alle terapie a disposizione degli oncologi. Grazie a nuove categorie di farmaci il carcinoma renale può essere gestito bene anche in età o in fase molto avanzata – conclude Ceribelli -. Le cure tradizionali come chemioterapia e radioterapia hanno da sempre dimostrato alcuni limiti mentre negli ultimi anni sono arrivati nuovi e più efficaci trattamenti”.

Foto: Web ©

 

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