Primo giorno per i neo-consiglieri regionali, gelo tra Pirozzi e Zingaretti

(Dire) – Seduto in disparte. Solo. Con le mani giunte, lo sguardo accigliato e l’atteggiamento contemplativo da “Uomo del monte”. Così Sergio Pirozzi ha affrontato la sua prima seduta di Consiglio regionale. Unico consigliere senza giacca e cravatta, ma vestito casual, con camicia e un maglione grigio antracite. Nessuna stretta di mano con il governatore, Nicola Zingaretti, che all’arrivo si è fermato a salutare i suoi sfidanti alle elezioni del 4 marzo, Stefano Parisi e Roberta Lombardi.

Gli unici timidi sorrisi di Pirozzi sono con i consiglieri di centrodestra – tra questi Giuseppe Simeone (che sarebbe dovuto diventare vice presidente dell’Aula, mentre alla fine e’ risultato eletto “il collega” Adriano Palozzi) – e del Movimento Cinque Stelle, che a turno gli si sono avvicinati per parlare.

Al contrario facce distese e pacche sulle spalle tra i grillini, con continui sguardi d’intesa al di là del vetro che divide l’Aula dall’Acquario, ossia la platea degli osservatori. Nei corridoi della Pisana si è visto anche il discusso senatore del M5S, Emanuele Dessì, vicino alla Lombardi, finito nell’occhio del ciclone per l’affitto di 7 euro per una casa popolare.

Atteggiamento da primo giorno di scuola per molti consiglieri alla loro prima esperienza istituzionale, con amici e collaboratori al seguito ad applaudirli e a scattare fotografie. Tra i più appariscenti la consigliera di Forza Italia, Laura Cartaginese, avvolta in un abito di velluto blu.

“Questa legislatura inizia in piedi. Le prospettive penso verranno svelate a partire dal prossimo Consiglio, oggi c’erano degli accordi, non presi da me, ma è giusto che ci sia la giusta ripartizione tra maggioranza e opposizione. Credo che il prossimo Consiglio sarà il banco di prova“. Così il sindaco di Amatrice,  Sergio Pirozzi, lasciando l’aula della Pisana, al termine della prima seduta.

Foto: (archivio) RietiLife©

Print Friendly, PDF & Email