“Storia dell’ambiente nell’Appennino centrale”: il 5 aprile presentazione a Palazzo Dosi

Terzo appuntamento della rassegna “Inter Fagos et Saxa” dopo la pausa delle festività pasquali.
Il 5 aprile a partire dalle ore 17, presso la sede centrale della Sabina Universitas a Palazzo Dosi (Piazza Vittorio Emanuele II, 17 – Rieti) si svolgerà l’incontro con l’autore Aurelio Manzi, che presenterà agli studenti di Scienze della Montagna e a tutti gli interessati l’opera “Storia dell’ambiente nell’Appennino centrale”.

DESCRIZIONE DEL LIBRO L’Abruzzo è una terra, posta al centro del Mediterraneo, con una natura straordinaria che esprime una biodiversità eccezionale, raramente riscontrabile in ambito italiano ed europeo. Eppure, l’azione dell’uomo, fin dalla sua comparsa, ha influito sulla natura primordiale, ha sistematicamente trasformato l’ambiente per adattarlo alle sue esigenze di vita. Oggi non c’è ettaro di terreno che non abbia risentito dell’attività antropica. Aurelio Manzi ripercorre la storia dell’ambiente nella regione, dall’ultima glaciazione fino ai nostri giorni, con gli occhi del naturalista attento alle vicende umane. Analizza le trasformazioni ambientali nelle diverse epoche, i cambiamenti nel paesaggio e nell’agricoltura, le mutazioni nelle comunità faunistiche e floristiche. Si sofferma sulla distruzione di importanti ecosistemi come il lago Fucino, uno dei più estesi bacini italiani, oppure la preziosa torbiera di Campotosto, le aree paludose e la fascia costiera, indugia sulla devastazione dei grandi complessi forestali, in particolare le selve della pianura. Indaga su alcuni processi oggi in atto di portata storica, tra cui l’abbandono della fascia montana e collinare con la conseguente urbanizzazione della costa, i cambiamenti climatici e gli effetti ambientali che ne derivano.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE Aurelio Manzi è naturalista e botanico. La sua attività di ricercatore è rivolta essenzialmente allo studio della vegetazione, ecologia, etnobotanica e conservazione della natura in ambito appenninico. L’attività di studio sul campo è documentata da oltre 150 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed estere, oltre ad articoli ed opere a carattere divulgativo. È autore o coautore di diversi volumi tra cui: Libro rosso delle piante d’Italia, Origine e storia delle piante coltivate in Abruzzo, Piante sacre e magiche in Abruzzo, Flora popolare d’Abruzzo, Piante alimentari in Abruzzo, Orti medievali in Abruzzo, I legumi della montagna abruzzese, Pastori lanaioli e contadini. Una parte della sua produzione scientifica e divulgativa interessa il settore della storia e trasformazione del paesaggio e dell’agricoltura nell’Italia centrale, tematica particolarmente sentita.

Foto: RietiLife ©

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