Dramma buche in Sabina: i sindaci cercano una soluzione in un summit

Si terrà il mercoledì 28 Marzo la Conferenza dei Sindaci dell’Area “Tiberina, Flaminia, Cassia” per la drammatica situazione delle strade del bacino territoriale di competenza della Conferenza.

Già lo scorso dicembre, il Presidente della Conferenza Ottorino Ferilli – Sindaco di Fiano Romano – si fece portavoce delle istanze dei colleghi Sindaci inviando una lettera alla  Città Metropolitana di Roma Capitale e all’ad di Astral Spa nella quale esprimeva le forti preoccupazioni, anche dei colleghi membri della Conferenza, per lo stato del manto stradale, il degrado e la presenza di incroci e tratti pericolosi dove, purtroppo, si sono registrati nel 2017 molti decessi, non ultimo il ragazzo di 35 anni Andrea Aguzzi che perse la vita qualche mese fa sulla via Flaminia.

Ferilli, già nella lettera sopracitata invitava il Sindaco della Città Metropolitana di Roma Virginia Raggi a  “costituire urgentemente un tavolo tecnico, con la partecipazione di una rappresentanza della Conferenza promotrice dell’iniziativa, per: l’individuazione delle priorità; la redazione di un programma di intervento a breve, medio e lungo termine; l’individuazione delle soluzioni possibili e condivisibili nell’interesse di oltre 120 mila abitanti amministrati”. Una petizione popolare, inoltre, è stata inoltrata agli organi di competenza. Ad oggi, nessuna risposta.

I 17 Sindaci (Fiano Romano, Campagnano Di Roma, Capena, Castelnuovo Di Porto, Civitella San Paolo, Filacciano, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Morlupo, Nazzano, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio , Sacrofano, Sant’oreste, Torrita Tiberina) il prossimo 28 marzo alle ore 16:00 presso l’Aula Consiliare di Fiano Romano si riuniranno per decidere i dettagli di un sit-in di protesta richiesto a Ferilli da Tommaso Luzzi, Sindaco di Sacrofano, più volte in prima linea sul fronte di questa battaglia a causa dei gravi incidenti rilevati sulla Flaminia.

“Le buche oramai sono vasche da bagno, crateri dentro i quali finirci è altamente pericoloso – afferma Ferilli – soprattutto per chi percorre queste strade tutti i giorni con mezzi a due ruote e tra l’altro, quando fortunatamente rimangono illesi, sono migliaia i cittadini che a proprie spese sono finiti in officina per danni ai propri veicoli, per non parlare poi del transito pedonale degli stessi non in sicurezza. Queste sono strade importantissime che collegano i nostri territori alla Capitale eppure sono strade completamente  abbandonate nonostante le segnalazioni inviate agli Enti e alle Autorità competenti”.

Inoltre, i cigli delle strade sono ostaggio della vegetazione incolta che non consente passaggi in sicurezza né adeguata visuale duranti i passaggi pedonali e dei veicoli e le cunette ai lati delle strade suddette, che dovrebbero consentire il regolare deflusso delle acque piovane non vengono regolarmente manutenute.

Foto: RietiLife ©

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