Un palo, auricolari e un cannello a gas: così i sudamericani volevano rubare nelle case di Rieti

Presentazione in Questura, stamattina, dell’operazione che ieri ha portato all’arresto di tre sudamericani, colti sul fatto mentre provavano ad entrare in un’abitazione in via Paolessi per rubare (leggi il lancio di RietiLife).

Nella mattinata di ieri gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato tre uomini di origine sudamericana, sorpresi a rubare all’interno di un’abitazione nel centro di Rieti, identificati in D.T.A.A., colombiano 31enne, S.G.J. colombiano 22enne, e R.A.A.J:, cileno 30enne, tutti senza fissa dimora, presenti sul territorio nazionale con visto per turismo.

L’operazione della Polizia di Stato si inquadra nella più ampia attività di prevenzione dei reati predatori predisposta dal Questore di Rieti, Antonio Mannoni, al fine di contrastare il fenomeno dei furti in abitazione che si sono verificati di recente nel centro di Rieti e che ha portato all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio con l’impiego delle varie articolazioni della Questura, Squadra Mobile – Squadra Volante e Digos, e con il supporto della Sezione Polizia Stradale di Rieti e degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine appositamente giunti dalla Capitale.
Il risultato operativo giunge a seguito di diverse operazioni straordinarie di controllo del territorio, definite “ad alto impatto”, realizzate dall’inizio dello scorso mese di febbraio con le operazioni denominate “Safety car 2” e “Security breath”, che sino avvalse di una preliminare strategia di analisi investigativa dei vari furti avvenuti in città e di tecnologie informatiche, quali il sistema “Mercurio”, installate nelle autovetture della Polizia di Stato, che hanno permesso accertamenti istantanei su autovetture sospette e sui loro conducenti.

La trappola predisposta dagli uomini della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’ausilio degli equipaggi delle altre articolazioni della Questura di Rieti, è scattata nella tarda mattinata di ieri, allorquando gli agenti della Polizia di Stato hanno registrato l’arrivo in città di un’autovettura Seat Ibiza sulla quale viaggiavano i tre sudamericani.

Gli equipaggi della Polizia di Stato hanno subito accertato che l’autovettura era intestata ad un italiano, residente in provincia di Roma, ed era invece coperta da assicurazione stipulata da altra italiana sempre residente in Roma, colpita da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, nonché da numerose segnalazioni di rintraccio, poiché deve giustificare il possesso di 12 autovetture a lei intestate con le quali vengono commessi furti su altre autovetture.

Tale risultanza ha dato il via all’operazione: gli agenti hanno agganciato il veicolo e lo hanno seguito sino in via Paolessi, dove l’auto si è poi fermata poco dopo le 10.30 e dalla quale sono scesi due sudamericani che si sono subito introdotti in un condominio, mentre il terzo è rimasto sul veicolo a fare da palo. I tre uomini, per mantenersi in contatto, indossavano delle cuffie collegate a cellulari. Dopo alcuni minuti, peraltro, un cittadino reatino si è messo in contatto con la Polizia di Stato rappresentando i suoi timori sulla presenza dell’auto ferma con a bordo un sudamericano con atteggiamento sospetto.
A questo punto sono entrati in azione gli agenti della Squadra Mobile che hanno bloccato il sudamericano sull’autovettura interrompendo la comunicazione via cellulare che intratteneva con i suoi due complici che erano si erano già introdotti all’interno dell’edificio. Nel frattempo altri agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volante irrompevano nella palazzina dove bloccavano sulle scale gli altri due sudamericani che si stavano allontanando, evidentemente insospettiti dall’interruzione della comunicazione cellulare con il loro palo.

I soggetti fermati lungo le scale sono stati trovati in possesso di due cacciavite che custodivano nei loro marsupi, del tipo solitamente utilizzato per forzare le porte e le finestre della abitazioni, che avevano appena utilizzato per tentare di forzare la porta di accesso di un’abitazione ubicata al terzo piano.
All’interno dell’autovettura, che è stata poi sequestrata, sono stati rinvenuti e sequestrati un paio di forbici, un cannello a gas portatile con ricarica annessa, due parti di bottiglia in plastica, che appositamente tagliate vengono utilizzate come arnese da scasso per serrature, ed un rotolo di isolante di colore nero, rinvenimento che fa supporre che i tre siano ladri seriali di abitazioni.

I tre sudamericani sono stati arrestati per il tentato furto in abitazione e possesso di arnesi atti allo scasso e come disposto dal P.M. di turno, Sost. Proc. Dott.ssa Luana Bennetti, sono stati condotti in carcere a Vazia. Sono in corso ulteriori indagini della Squadra Mobile in quanto si sospetta che i tre si siano resi responsabili di altri furti in città negli ultimi mesi.

Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

 

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