Chiesa e Slow Food lanciano la rete “Laudato Sì” | Si parte dalle terre del sisma, ad Amatrice centro ambientale

Dall’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco nascono delle vere comunità sul territorio che vogliono tradurre in azioni concrete il messaggio sull’ecologia integrale del Pontefice. Promotori del lancio delle nuove comunità sono il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, e il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini.

“L’idea – spiega il vescovo Pompili – è quella di lasciarsi ispirare da Laudato si’ che è un testo che ha un forte impatto sui temi dell’ambiente a partire da una terra ferita come è quella di Amatrice. L’incontro con Carlo Petrini ha suscitato la convergenza di obiettivi che porterà alla realizzazione ad Amatrice di un centro di educazione ambientale e quindi la possibilità anche di creare ovunque queste comunità che, ispirandosi a uno stile di vita che suggerisce Laudato Sì, possano essere di sostegno a ciò che serve ad Amatrice per rinascere”.

Secondo Petrini, “i partiti politici sono ormai superati”. Ecco perché passare “all’idea di costruire delle comunità impegnate a praticare e a diffondere nella propria quotidianità il valore dell’ecologia integrale che va nella direzione della ricostruzione di un tessuto sociale e aggregativo che consenta di affrontare con serenità e “sicurezza affettiva” le grandi questioni del nostro tempo”. Quello delle Comunità Laudato si’, aggiunge, “è un percorso aconfessionale, trasversale e aperto a tutti perché tutti siamo ugualmente fratelli su questa terra che è nostra madre”.

Del nuovo centro di educazione ambientale, il vescovo aveva parlato anche in vista a RietiLife (guarda il video).

Foto: RietiLife ©

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