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Addio ad Antonio Rosati Colarieti. Lo ricorda Tomassoni: “La città gli deve molto”

“Dopo quella dell’ingegner Angelo Blasetti, la scomparsa del dottor Antonio Rosati Colarieti chiude una particolare epopea per la città di Rieti” . Lo scrive Fabrizio Tomassoni, mente storica della città.

“Se il ricordo personale è quello di averlo avuto come indimenticato Presidente della Banca Popolare di Rieti – aggiunge Tomassoni –  in anni preziosi di mecenatismo culturale (la sponsorizzazione di alcuni volumi scritti da monsignor Giovanni Maceroni e suor Anna Maria Tassi) e perfino sportivo (la serie A femminile…), la sua figura si staglia nitida nella storia dell’imprenditoria agricola cittadina e provinciale, in stretta eredità di quella di Lodovico Spada Veralli Potenziani che lo precedette anche nella guida della Banca Popolare di Sovvenzione, braccio finanziario proprio di questa realtà economica reatina”

“Rieti gli deve molto, ancora oggi; i lunghi anni alla guida dell’Ars accompagnarono lo sviluppo agrario della Piana Reatina, con l’inserimento di nuove tipologie di coltivazioni dei prodotti tipici della stessa Piana. Poi la intuizione di ampliare le Sue attività anche nel campo dell’allevamento dei purosangue, oggi proseguito dai figli. Con uno sguardo al turismo cittadino e la messa a disposizione delle cantine di via del Porto per il camminamento della Rieti Sotterranea. Alcune semplici caratteristiche delle tante, molteplici e benemerite di uno degli ultimi Signori di Rieti. Alla moglie, signora Angela, ai figli Anna, Pietropaolo e Giuseppe i sentimenti della cristiana vicinanza. Per tutto questo…grazie, sor toto!” conclude Tomassoni.

Foto: TOMASSONI ©

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