Elezioni, il “curioso” caso di Fara Sabina: tutti vincono nessuno perde

(di Paolo Giomi) Nel secondo Comune della provincia, come spesso accade negli ultimi anni, tutti vincono, nessuno perde, e le variegate analisi politiche dei vari partiti si allontanano anni luce dalla realtà dei fatti. Quella data dai numeri, in merito ai quali non c’è nessuna posizione politica che tenga.

E i numeri di Fara Sabina parlano, relativamente alle politiche, di un riposizionamento pesante delle forze interne all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Basilicata: l’exploit della Lega di Matteo Salvini – capace di passare dai 5 voti del 2013 ai circa 1300 di domenica – non è solo frutto del trend nazionale, ma anche di una “conta silente” voluta dalla corrente amministrativa in contrapposizione con il primo cittadino. Che ha dimostrato tutta la sua forza, doppiando i risultati di Fratelli d’Italia e Forza Italia, storicamente vicini a Basilicata.

Anche i voti raccolti da Casapound si inseriscono in questo quadro, del quale però il coordinatore comunale di Forza Italia, Tony La Torre – che è anche assessore nella giunta Basilicata – non solo non sembra curarsi, ma ridisegna completamente lo scenario di Fara Sabina: “Il masochismo del centrodestra alle regionali del Lazio ha portato ad una minacciosa riconferma, quella di Zingaretti, la sinistra inconcludente – scrive – ma un sospiro di sollievo arriva per l’ottimo risultato comunque raggiunto alle politiche del centrodestra anche qui a Fara, raggiunta anche grazie ai giovani militanti e simpatizzanti di Forza Italia”.

Chissà se l’assessore-coordinatore La Torre è informato che quel “masochismo del centrodestra alle regionali” a cui fa riferimento, ovvero la candidatura del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, è stato sostenuto senza neanche troppi veli dal sindaco del Comune di cui è anche lui amministratore, Davide Basilicata, del quale, peraltro, La Torre è sostenitore della prima ora.

Non bastasse questo – che già non è poco – bisognerebbe farsi spiegare da La Torre come il passaggio dai 1438 voti raccolti dal Pdl nel 2013 ai 927 voti fatti registrare da Forza Italia domenica scorsa, per un partito che amministra il Comune, possa essere definito “ottimo risultato”. Questioni che abbiamo posto all’assessore-coordinatore, il quale, preso dai suoi impegni, ha rimandato le risposte a data da destinarsi.

Non fa meglio il Partito democratico, che quasi come non fosse successo niente alle politiche (Sono volati via altri 800 voti, in un’emorragia che sembra non avere fine), esulta con toni trionfalistici al successo di Nicola Zingaretti alle regionali. “Il Partito democratico di Fara Sabina ringrazia gli elettori che con loro voto hanno dato la maggioranza alla coalizione di centrosinistra ed hanno confermato Nicola Zingaretti alla guida della Regione – scrivono in una nota i democratici di Fara – a Fara il Pd è il primo partito. Fabio Refrigeri viene eletto consigliere ottenendo nel nostro Comune un alto numero di preferenze. Il risultato appare straordinario se si tiene conto della concomitanza con le elezioni politiche e dimostra che il centrosinistra ed il Pd possono, essere vincenti”.

Foto: (archivio) RietiLife©

 

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