Poggio Mirteto, il 18 febbraio torna il Carnevalone Liberato

Torna nella sua forma tradizionale la più anticonformista delle feste carnevalesche della provincia di Rieti. Che cade, rigorosamente, nella prima domenica di quaresima, il 18 febbraio, a chiusura di tutte le celebrazioni, per così dire, canoniche, in programma 7 giorni prima, tra cui l’altro grande appuntamento in programma a Poggio Mirteto, il carnevale poggiano. E che quest’anno ripresenterà un programma ricco di eventi, nonostante i rigidi dettami imposti dalla nuova circolare sulle manifestazioni pubbliche all’aperto.

E soprattutto dopo un paio di edizioni in forma ridotta, dovute a non pochi dissapori tra gli storici organizzatori dell’evento e l’amministrazione comunale. Quest’anno, invece, ogni divergenza sembra essere stata appianata, almeno sulla carta, e il Carnevalone Liberato è pronto a tornare lungo le vie del centro storico di Poggio Mirteto, in ricordo dell’autoliberazione del borgo sabino dallo Stato Pontificio.

Raccogliendo, c’è da starne certi, centinaia di persone provenienti da ogni parte della Regione. E trascinandosi dietro – ormai anche questa una costante radicata negli anni – il solito bagaglio di polemiche a fine manifestazione. Intanto la campagna promozionale è già partita: per quest’anno gli organizzatori stanno riproponendo alcune locandine e manifesti d’epoca in cui già si organizzava e si promuoveva il carnevalone, in quella Poggio Mirteto che veniva spesso ritratta come “Regno della Baldoria”. E di certo gli eventi non mancheranno: il programma prevede musica, arte di strada, giocolieri e performance teatrali, e l’immancabile appuntamento finale con la processione e il rogo della Pantasima e del Bammoccio. Secondo le nuove disposizioni, l’organizzazione ha già reso noti sia gli artisti che si esibiranno nel corso della giornata, sia gli espositori accreditati che saranno presenti negli stand. I quali dovranno esporre un permesso personalizzato. (dal Corriere di Rieti)

Foto: CdR ©

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