Il Don Minozzi torna a vivere con la “Casa del Futuro” | Accoglienza e cultura ad Amatrice

(di Chiara Pallocci) Durante la visita del vescovo Pompili alla nuova sede di RietiLife c’è stato spazio anche per discutere della firma del Protocollo di Ricostruzione del Don Minozzi, il cuore della nuova Amatrice. Un accordo tra l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, la Chiesa di Rieti, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, i ministeri per i Beni Culturali e l’Istruzione, la Regione Lazio e il Comune di Amatrice per il recupero di un pezzo di storia amatriciana che sorge a pochi passi dal centro storico del paese devastato dal sisma del 2016.

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L’idea è quella di realizzare, nell’area, un polo attraverso il quale assicurare accoglienza e ospitalità, dare vita a un centro di cultura legato ai valori della seconda enciclica di Papa Francesco del 2015, “Laudato si’” e, soprattutto avviare un centro di valorizzazione delle risorse agroalimentari del territorio guidata da Carlo Petrini, fondatore dell’associazione Slow Food:  “È una buona notizia. Era importante definire i termini di ricostruzione e i soggetti partecipanti – ha dichiarato Pompili – Il primo obiettivo sarà quello di mappare Amatrice e andare incontro alla costruzione della Casa del Futuro, ma di questo ne parleremo più avanti”. Gli spazi del Don Minozzi ospiteranno anche un Museo della Memoria che accoglierà tutte le opere d’arte messe in salvo dopo il terremoto del 2016 al momento custodite lontano dal paese.

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

 

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