Centrale biogas, chiesto l’intervento di Zingaretti e Raggi

(pa. gio) Sul progetto di realizzazione di un impianto a biogas nel territorio del Comune di Ponzano Romano si chiede direttamente l’intervento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e del sindaco della Città Metropolitana di Roma, Virginia Raggi. A mettere nero su bianco la richiesta è la prima cittadina del Comune romano di Sant’Oreste, Valentina Pini, che quasi raccogliendo le tante istanze pervenute da un’intera area vasta, ha chiesto un parere diretto al governatore della Regione, nonché alla presidente della ex provincia, che è competente territoriale in materia ambientale.

“Per quanto è a nostra conoscenza, vista la mancanza di documenti ufficiali, peraltro richiesti ma presentati solo parzialmente – scrive nella lettera la sindaca Pini – si tratta di un impianto che dovrebbe trasformare 100mila tonnellate di F.o.r.s.u. all’anno. La superficie occupata è di 6 ettari, in area agricola, con vincoli paesaggistici, usi civici, e nelle vicina nze di una importante area archeologica. Scrivo quale sindaco del mio Comune, poiché questo progetto, a nostro giudizio, potrebbe compromettere gravemente, le attività economiche verso cui la nostra amministrazione si sta orientando: il turismo, la fruizione dei beni ambientali e culturali, l’agricoltura di qualità,. Mla mobilità sostenibile

Collocare un così dimensionati impianto nei luoghi paesaggisticamente di pregio della Valle del Tevere, costituisce una grave ipoteca per tutte le attività e le progettualità che in questa area si stanno elaborando, anche nell’ambito del “contratto di Fiume della Media Valle del Tevere”, che ha come obiettivo la valorizzazione delle economie locali. Tale concezione di impianti va decisamente in controcorrente con le linee regionali, che prevedono l’incentivazione di impianti di piccole dimensioni”.

“Chiedo, dunque, alle signorie vostre – prosegue la sindaca di Sant’Oreste – di voler intervenire per quanto di sua competenza, per scongiurare la realizzazione di tale progetto, che nasce senza alcuna consultazione dei cittadini e degli amministratori dell’area. Ci sembra infatti che impianti di tale impatto, che dovrebbero servire un’utenza di circa 1 milione e 500mila abitanti, non possano essere lasciati alle decisioni di un Comune come quello di Ponzano Romano, che di abitanti ne ha circa mille”.

Foto: (archivio) RietiLife ©

 

 

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