Sigarette elettroniche, nuova tassa e niente più vendite online | Lo sciopero dei rivenditori

Sciopero per i rivenditori di sigarette elettroniche. Mercoledì 29 Novembre, a partire dalle 8:30 si ritroveranno tutti davanti a Montecitorio per fare valere le loro ragioni. Quali ragioni? Semplice. È stato approvato un emendamento alla manovra economica con il quale, il Governo,  gira la vite sul florido mercato delle sigarette elettroniche e dei liquidi a loro destinati.

Meno dannose e – sicuramente più economiche – in pochi anni le sigarette elettroniche hanno creato un giro d’affari da milioni di euro cresciuto in maniera vorticosa. L’introduzione di un imposta pari a 0,393€ per ogni millilitro di liquido (che abbia o meno nicotina) farà schizzare, però, all’insù il prezzo di vendita delle ricariche delle e-cig. Una riduzione del margine di guadagno per chi vende e un aumento del costo per chi compra.

Gli “Svapo”, inoltre, non potranno più essere venduti online. Un ulteriore emendamento al decreto fiscale a prima firma Simona Vicari (Ap) prevede infatti la vendita di questi prodotti solo all’interno delle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate. Con lo stesso emendamento, inoltre, si stabilisce il passaggio ai Monopoli del comparto e-cig, un comprato economico che cresciuto senza apparenti limitazioni.

Il provvedimento, nella sua fase transitoria, non preve la chiusura dei tanti negozi – per lo più in franchising – dislocati su tutto il territorio nazionale, l’Agenzia fiscale avrà, infatti, tempo sino al 31 marzo 2018 per rendere note le nuove regole e i requisiti affinché la licenza di vendita possa essere mantenuta.

Foto: RietiLife ©

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