L’affondo di Pirozzi: “36 sindaci con Zingaretti? Probabilmente devono qualcosa a qualcuno”

(pa. gio.) “I sindaci della provincia di Rieti si schierano con Zingaretti (leggi)? Mi sarei preoccupato del contrario, e cioè se il territorio si fosse unito con me. Probabilmente sono dei sindaci che devono qualcosa a qualcuno, magari il pezzettino di strada. Ma io dico sempre che il pezzettino di strada è funzionale se poi ci sono le persone”. Lo ha detto Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione, commentando in diretta su Radio Cusano Campus la notizia della sottoscrizione, da parte di 36 sindaci della Provincia di Rieti, di un manifesto pubblico a sostegno del candidato del centrosinistra e governatore uscente.

“Io preferisco pochi ma buoni – ha proseguito Pirozzi – preferisco quelli liberi, che non hanno tessere e non devono niente a nessuno. Questo è il momento delle mance elettorali, dove magari tutti sperano di avere un piccolo finanziamento, che però non ti risolve i problemi. I problemi li risolvi investendo in maniera seria. Io sono sereno, provare a cambiare è  sempre difficili perché ti scontri con i poteri consolidati, con un certo tipo di stampa a senso unico, certe trasmissioni in cui gli inviati sono emissari di certi movimenti politici – ha detto ancora il sindaco del paese reatino distrutto dal terremoto del 2016″.

“Ad Agorà c’era il sociologo De Masi – sottolinea -, che è il guru del Movimento 5 Stelle, che insieme alla conduttrice voleva far emergere che sono il candidato dell’estrema destra, facendomi solo domande su Casa Pound. Ma io mi nutro delle belle persone, perché se ti nutri d’amore darai amore, se ti nutri di rabbia darai rabbia. Io sto dal lunedì al venerdì ad Amatrice, poi il sabato e la domenica farò dei giri nelle periferie per ascoltare i problemi della gente, perché il programma lo devono scrivere loro”.

“Dobbiamo scrivere un programma a misura d’uomo – ha concluso Pirozzi -, soprattutto per le persone che non hanno avuto rappresentata finora io ho la tuta ignifuga, ho resistito al terremoto, questa è una bella sfida che affronto col sorriso. A chi dice che sto sfruttando il terremoto, rispondo che forse chi ha sfruttato il terremoto è chi è venuto a fare la passerella, i selfie, ma poi non ha risolto nulla”.

Foto: (archivio) RietiLife ©

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