Centrale biogas, s’infiamma la polemica in Bassa Sabina: è giallo su un secondo progetto

(di Paolo Giomi) Prosegue senza sosta tra ironia e minacce di carte bollate la polemica attorno alla centrale a biogas che la Sogliano Ambiente intende realizzare nel territorio del Comune di Ponzano Romano, sull’altra sponda del Tevere, che “guarda” i territori della provincia di Rieti. Da dove, uno dopo l’altro, i sindaci e gli amministratori dei Comuni più prossimi all’area continuano a chiedere spiegazioni al primo cittadino, Enzo De Santis.

Il quale, oltre ad essere conosciutissimo (e apprezzato) sia sul suo territorio che su quello reatino, con la Bassa Sabina condivide la sua creatura calcistica, la Valle del Tevere, che ha sede e campo di gioco a Forano, in provincia di Rieti.

Proprio lui, il sindaco De Santis, è da giorni il principale soggetto delle critiche dei comitati e delle associazioni che sin da subito sono scese in campo per opporsi al progetto della Sogliano Ambiente. In primis l’associazione Tutela Valle del Tevere, una delle più agguerrite contro l’iniziativa e contro il sindaco di Ponzano Romano.

Ma anche alcune amministrazioni comunali, più o meno vicine a Ponzano Romano, sono già pronte a dichiarare battaglia alla centrale: una su tutte quella di Sant’Oreste, che ha già ospitato alcune iniziative di approfondimento in materia, mentre si vocifera un’imminente ufficializzazione di una posizione contraria anche da Fiano Romano, che è un po’ il Comune capofila della sabina tiberina, versante Roma.

Ma anche da Rieti le posizioni amministrative non sono favorevoli. Nei giorni scorsi il sindaco di Stimigliano, nonché presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina, Franco Gilardi, aveva chiesto chiarimenti direttamente al sindaco De Santis. Parole riprese anche dal primo cittadino di Cantalupo, Paolo Rinalduzzi: “Insieme agli altri sindaci – scrive sulla sua pagina Facebook – ho condiviso la decisione assunta dal presidente Franco Gilardi di inviare una richiesta di chiarimento all’indirizzo del Comune di Ponzano Romano, finalizzata a conoscere qualche dettaglio in più sul progetto della centrale biogas da realizzare sul proprio territorio. A tal proposito, oltre alle questioni poste all’interno della missiva, relative al solo impianto, non posso non sottolineare le ulteriori ed inevitabili ripercussioni che l’opera potrebbe avere sul territorio in ordine all’impatto ambientale, diretto e indiretto, dentro un’area di straordinario valore naturalistico e culturale. La salute è importante, ovvio, ma la tutela del territorio non può certo essere derogata al raggiungimento di interessi diversi e ancora sconosciuti”.

Dal canto suo il sindaco di Ponzano Romano non solo tira dritto, annunciando di voler tutelare legalmente la propria immagina nei confronti dei detrattori social più agguerriti. Ma anzi rivela, attraverso un post che farà molto discutere, la presenza di una “richiesta di realizzazione di un impianto a biogas in Sabina” diversa da quella presentata a Ponzano Romano lo scorso 12 settembre: “Premetto che non posso crederci in quanto gli organi preposti in questi giorni lo avrebbero reso noto – scrive De Santis – ma circola la notizia di una richiesta di realizzazione di un impianto a biogas in Sabina. Non esprimo la mia contrarietà, ma se ciò fosse vero mi vengono dubbi sulla coerenza di certe prese di posizione nei riguardi della possibilità di realizzazione dell’impianto di compostaggio biometano nel nostro Comune”.

Pochi dettagli (per non dire nessuno) su questo presunto secondo progetto, né sul dove né sul come. Basterà questa dichiarazione ad arroventare il ferro già caldo delle polemiche?

Foto: dal web ©

 

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1 Commento

  1. Il Sindaco De Santis ancora non ha risposto alla Comunità dei suoi intenti INCOSTITUZIONALI ex art.9 della Costituzione! Più di quattro richieste di atti che dovrebbero essere pubblici da parte dei Comitati,Legambiente, Comuni limitrofi e M5S che ancora non hanno ricevuto risposta.
    La Comunità Sabina si domanda come il De Santis abbia potuto vendere al palazzinaro Scarpellini 25 ettari di terreno comunale, vincolato paesisticamente,archeologicamente e con gli “usi civici”!
    Inutile cambiare discorso Signor De Santis…Lei deve rendere conto dei suoi atti all’Italia tutta!!!
    Oltre 5.000 firme sono state raccolte dalla petizione online…