Presentata la Stagione Teatrale, Formichetti: “Il Flavio sarà protagonista”

(c.p.) “Scusateci, non abbiamo ancora potuto fare i soliti depliant! Burocrazia impazzita!”. Inizia così la conferenza stampa di presentazione della nuova Stagione Teatrale 2017-2018 del Flavio, con il “coupe de theatre” dell’assessore alla Cultura, Gianfranco Formichetti, che sventola nella Sala Consiliare del Comune il plico di determine necessarie accumulatesi nei giorni.

Scartoffie a parte, sarà un programma ricco e prestigioso quello a cavallo tra il 2017 e il 2018 che abbraccerà tutte le anime del teatro: prosa, concertistica e danza: : “Sarà una stagione densa in cui il Flavio è protagonista e ringrazio i miei collaboratori per la passione e la dedizione”, commenta l’assessore. Un primo assaggio della stagione, già lo scorso sabato 28 ottobre con la “Carmen/Bolero” performata dalla MM Contemporary Dance Company – sulle coreografie di Emanuele Soavi e Michele Merola – ed il Reate Festival ancora in corso.

L’esordio ufficiale della stagione di prosa è fissato per sabato 25 novembre, alle 21, con l’opera “I ragazzi si amano” di Jacques Prévert, con Gabriele Lavia. Si proseguirà poi venerdì 8 dicembre, alle 21, con “Copenaghen” di Michael Frayn, con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice che ricostruisce l’incontro tra Werner Heisenberg, inventore del principio di indeterminazione e Niels Bohr, fondatore della fisica atomica.
Il nuovo anno si inaugura giovedì 4 gennaio, alle 21, con “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, con Ivana Monti con la regia di Ricard Reguant. Sabato 20 gennaio, alle 21, andrà in scena, invece, una delle commedie più popolari del grande drammaturgo Luigi Pirandello, “Il berretto a sonagli” – per il quale sarà prevista anche una replica dedicata esclusivamente alle scuole sabato 20 gennaio alle 10:30 –  con la rivisitazione teatrale e la regia di Sebastiano Lo Monaco, presente questa mattina alla presentazione: “Ci sono voluti 5 anni per tornare a Rieti. Chissà perché. Dalla fine degli anni ’90 ho portato a Rieti quasi tutti i miei spettacoli creando con gli spettatori un rapporto di fidelizzazione – ha dichiarato – Il pubblico riconosceva alla mia compagnia un prodotto di altissimo livello. Niente è mai lasciato al caso, soprattutto quando la macchina è guidata da un uomo di cultura come Gianfranco Formichetti”. Sabato 24 febbraio, alle 21, la Compagnia Mauri-Sturno porta in scena il mito immortale di “Edipo” di Sofocle. Chiusura della stagione affidata ad Anna Mazzamauro con il suo “Nuda e cruda” sabato 17 marzo, alle 21. Sarà possibile abbonarsi all’intera stagione a partire dal 17 novembre (fino al 25 dello stesso mese) recandosi al botteghino del teatro.
La stagione concertistica si muoverà dal jazz-lirico del Trio Jazz Meets Classic del 10 dicembre al Concerto Gospel dell’Artem Gospel Choir il 25 febbraio, passando per il Concerto di Musica classica del Trio VariAzioni – 12 novembre – e il concerto per flauto e pianoforte “Suoni nel tempo” il 21 gennaio. Spazio anche agli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia, sede di Rieti il 22 aprile.

Nel ricchissimo calendario della stagione non mancherà la danza con l’anteprima nazionale, mercoledì 10 gennaio 2018 alle 21, dello spettacolo “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti. Domenica 19 Novembre alle 18 invece sarà la volta di “Rossini Ouvertures” della prestigiosa Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi. Giovedì 14 Dicembre alle 10 spazio a “Romanzo d’infanzia” della compagnia Abbondanza/Bertoni.

Ci sarà anche tanto teatro dialettale, punto di riferimento della traduzione culturale della città. Si parte il 6 e 7 gennaio con il GAD P.L. Mariani e “Lu Lupu panaru” di Mario Travaglini, dal 12 al 14 gennaio sarà la volta di Sipario Rosso con “Che stracciu de cozzusu!”. A febbario spazio a “Tale cippu…tale tacchju” di Vincenzo Cenciarelli e “Tutta corba de lu buciu… de l’ozzonu” di Lorenzo Eleuteri.  In chiusura, il 3 e 4 marzo, “Li gnommeri de’ ‘iscosa” di Francesco Rinaldi. Quest’anno anche due gruppi teatrali da Contigliano e da Cantalice.

“Ci teniamo che questa città mantenga un profilo alto nella cultura – chiosa il sindaco Cicchetti – Negli ultimi anni, si è impadronito di questa città, un sistema escludente ed esclusivo: noi siamo qui per stimolare libertà nei cittadini. Non siamo venuti per spargere dottrina”.

Foto: Gianluca VANNICELLI / AGENZIA PRIMO PIANO ©

 

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1 Commento

  1. denigrare sembra lo sport preferito del nuovo corso, eppure se fossero andati a teatro, avrebbero avuro conferma di stagioni con spettacoli di circuito nazionale ed attori dim primissimo piamo se non hors catégorie