Bracconiere scappa alla vista dei carabinieri forestali ma viene raggiunto e arrestato

Dopo le operazioni  antibracconaggio condotte con successo dai militari della specialità forestale i controlli sono continuati anche in Terra Sabina dove i militari della stazione carabinieri forestale di Montebuono, durante il servizio di prevenzione e repressione dei reati ambientali, condotto in agro del Comune di Tarano località “Ponte di Stimigliano” hanno individuato, abilmente occultate tra la vegetazioni delle reti per la cattura di volatili (avifauna), riconducibili  mezzi di caccia non consentiti.

Nell’avvicinarsi, i carabinieri forestali hanno sorpreso due persone nascoste tra la vegetazione, che  si davano subito alla fuga. A nulla valevano le intimazioni e le esortazioni a fermarsi, anzi, i due si sono seprarati prendendo direzioni diverse. Non senza difficoltà uno dei soggetti in fuga è stato raggiunto e bloccato dai militari, che nel “bracconiere” hanno riconosciuto C.R. di anni 43, già noto  alle Forze dell’ordine per reati attinenti alle norme sulla caccia, ma anche per altri reati penalmente rilevanti.

“Il fermato – scrivono in una nota i militari – anziché dimostrarsi ragionevole e riconoscere l’illecita condotta, nel tragitto di ritorno verso il luogo ove erano presenti le reti, si dava nuovamente alla fuga. Nuovamente raggiunto e dopo una colluttazione con i militari, l’uomo veniva immobilizzato e ammanettato”.

Intanto, sono state poste sotto sequestro tre reti, nelle quali erano rimasti intrappolati vari uccellini, anche appartenenti a specie particolarmente protette  (Cardellini, Frosoni,  Lucherini, Fanelli,  Passeri, ecc.). Inoltre nei pressi delle reti sono state rinvenute cinque gabbiette con all’interno esemplari da richiamo appartenenti alle precitate specie, chiaramente illegalmente detenuti. L’avifauna è patrimonio indisponibile dello Stato e non può mai essere detenuta.

“Il soggetto arrestato – continua la nota – e attualmente ai domiciliari, dovrà rispondere di una serie di violazioni penali in relazione alle normative sulla caccia, ma anche per maltrattamento di animali e  resistenza a Pubblico Ufficiale. L’attività di indagine riguardo ai citati fatti è ancora in corso al fine di risalire al complice del bracconiere  tratto in arresto”.

Foto: RietiLife ©

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