Suona la campanella ad Amatrice e Accumoli

Ritorno tra i banchi di scuola anche per gli studenti delle zone colpite dal sisma dello scorso anno.Un appuntamento che è un tassello importante per il ritorno alla normalità e segnale di speranza. Nelle Marche, dove le scuole danneggiate sono 160 (40 gravemente e 120 con danni lievi) 30.096 alunni dei comuni terremotati torneranno in classe il 15 settembre. Ad Arquata del Tronto gli iscritti sono 63, dall’infanzia alle Superiori, e le lezioni riprendono regolarmente nella nuova scuola antisismica donata dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi. Altri 300 alunni tornano in classe ad Acquasanta Terme, nella nuova scuola media antisismica e in quella nuovissima donata da Ubi Banca e dalle Misericordie. Di pochi giorni fa, invece, l’inaugurazione del nuovo istituto per 120 alunni a Valfornace (Macerata).

Accoglierà bambini e ragazzi, dalla scuola dell’infanzia alle Medie, e va a sostituire il vecchio istituto «Ugo Betti», reso inagibile dal sisma. L’edificio, donato da Salini Impregilo, è stato costruito in circa 12 settimane. In Abruzzo la situazione più critica è a Teramo e in provincia. In particolare, nel capoluogo, tra polemiche e caos, dopo gli annunci circa l’arrivo dei Musp, il sindaco, Maurizio Brucchi, ha deciso che lunedì, 11 settembre, in città riapriranno tutte le scuole di competenza del Comune, comprese quelle con indice di vulnerabilità sismica sotto lo 0,2; resterà chiuso, almeno per il momento, un solo istituto. Per quanto riguarda le scuole di competenza provinciale, dopo gli studi di vulnerabilità sismica condotti nei 28 edifici della Provincia, chiuderanno due istituti: l’Ipsia `Pagliaccetti´ di Giulianova (Teramo) e il `Marino´ di Teramo.

All’Aquila, che ancora soffre le conseguenze del sisma del 2009, si è deciso di dislocare 50 classi del liceo `Cotugno´ in altre strutture. A Sulmona (L’Aquila), pur essendo arrivati i Musp, il Genio Civile ha richiesto integrazioni per autorizzarne l’uso e, di conseguenza, le scuole aperte saranno costrette ai doppi turni. Nella regione inaugurate anche diverse scuole antisismiche, da quella di Crognaleto (Teramo), donata da Ikea, a quella di Montereale.

Il nuovo anno scolastico a Norcia e Cascia si apre con la convinzione che «dalle disgrazie si può rinascere più forti e determinati»: Rosella Tonti, dirigente scolastico degli istituti omnicomprensivi De Gasperi-Battaglia e Fidati, che raccolgono anche gli alunni di altri centri colpiti dal sisma, come Preci e Monteleone di Spoleto, lo ripete da mesi. A cinque giorni dal suono della prima campanella sottolinea che «il nuovo anno scolastico per i 1.100 studenti si apre con la consapevolezza di poter seguire le lezioni all’interno di strutture antisismiche e all’avanguardia sotto il profilo tecnologico». Un esempio sarà il tablet che verrà consegnato in comodato d’uso gratuito a tutti gli studenti.

Nel Lazio, giovedì 14 settembre la prima campanella suonerà sia per gli iscritti del comune di Accumoli (circa 30 tra primaria e infanzia), che da questo anno scolastico tornano a frequentare la scuola nel loro paese, sia per quelli di Amatrice. Nel caso di Amatrice, ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, la primaria e la media, si aggiungono anche i primi 30 alunni iscritti al primo anno del Liceo scientifico sportivo a indirizzo internazionale, indirizzo unico in Italia. Lezioni regolari anche se in una scuola provvisoria anche per gli alunni iscritti alla scuola dell’infanzia e primaria di Cittareale. (Ansa)

Foto: RietiLife ©

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