Terremoto, una onlus denuncia: “Troppi Comuni non pagano il contributo di sistemazione”

A quasi un anno dal terremoto che il 24 agosto ha distrutto Amatrice ed Accumoli, i disagi per le popolazioni colpite rischiano di aumentare. Infatti, l’erogazione del Cas (il Contributo d’autonoma sistemazione) è fermo da mesi in moltissimi comuni del cratere.

E’ quanto denuncia l’associazione di volontari La Via del Sale onlus, attiva dall’inizio dello sciame sismico. “Basta consultare – si legge in una nota – gli albi pretori dei vari Comuni colpiti dal terremoto per scoprire che a Cittareale il pagamento del Cas è fermo ad aprile 2017, mentre a Cascia è fermo addirittura al 20 febbraio 2017”.

Situazioni analoghe si possono trovare in quasi tutti i comuni del cratere, seppure esistono anche delle eccezioni, come il Comune di Posta. “Il quale – spiega la onlus – lo paga mensilmente. Inoltre, non tutte le famiglie riceveranno dal governo le casette Sae (Sistemazioni abitative di emergenza), i possessori di edifici con inagibilità di tipo B, ad esempio, sono costretti ad attendere la messa in sicurezza delle proprie case, procedimento ad oggi, ancora non iniziato”.

Per queste famiglie, lo Stato – attraverso le Regioni ed i Comuni – avrebbe previsto un sostegno economico per affrontare le spese di alloggio temporaneo: per l’appunto il Cas.  “Che però – conclude l’associazione – in molti casi non arriva, costringendo famiglie con invalidi, bambini piccoli, a dormire in roulotte oppure in case inagibili a quasi un anno dal terremoto”.

Foto: (Archivio) Rietilife©

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