Incendio A1, distrutte le aree del parco naturale Tevere-Farfa: riserva chiusa al pubblico

(di Paolo Giomi) Riprende a bruciare l’incendio che nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 luglio, ha mandato letteralmente nel caos la viabilità dell’Autostrada del Sole nel tratto a ridosso della diramazione Roma Nord, sia sul versante direttamente coinvolto, quello in entrata da Firenze, nei pressi del casello di Ponzano Romano, sia, per riflesso, in quello opposto, e cioè arrivando a Fiano Romano da Roma. Code chilometriche, auto ferme anche per tre ore e tratto autostradale chiuso in entrambi i sensi di marcia fino a sera.

Al momento la situazione sembra più gestibile, anche se il forte vento innalzatosi in queste ore rende complesse le operazioni di spegnimento.

Ma la novità, purtroppo triste, che emerge dalle ceneri dell’incendio del 20 luglio sono gli ingenti danni causati dal rogo nell’area della Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa, che in quel tratto costeggia proprio l’Autosole. “Danni ingenti”, commenta il presidente della Riserva, Dario Esposito, che sulla sua pagina Facebook comunica la momentanea chiusura dell’area al pubblico.

“A causa del grave incendio propagatosi nella giornata di ieri, che ha causato ingenti danni ad abitazioni, all’ambiente naturale e alle strutture dell’Ente parco – scrive Esposito – e in considerazione del persistere della situazione di rischio per la presenza di focolai ancora attivi, si comunica che gli accessi della Riserva Naturale sono interdetti a pubblico e visitatori anche per non intralciare le operazioni di bonifica del territorio da parte del personale addetto. Al termine di tali operazioni, e una volta ripristinate le condizioni di sicurezza, comunicheremo la riapertura del Parco”.

Davvero una mazzata quella ricevuta dalla Riserva regionale, che appena un anno e mezzo fa – era la fine del 2015 – è stata vittima di un grave atto vandalico, sempre “a mezzo fuoco”, nel quale ignoti malviventi diedero alle fiamme l’intero parco macchine dell’area, generando lo sdegno di tutte le autorità locali, regionali e nazionali.

Foto: web ©

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