Sisma, otto mesi dopo il “Raggruppamento Sabina” termina il suo operato / Le congratulazioni del Generale Graziano

Con il completamento degli interventi straordinari richiesti durante la fase emergenziale dalla Protezione Civile, il Comando del “Raggruppamento Sabina” delle Forze Armate ha portato a termine la propria missione nelle zone dell’Italia centrale colpite dai terremoti dei mesi scorsi.

Già nell’immediatezza del sisma del 24 agosto scorso, le Forze Armate erano tempestivamente intervenute, nell’ambito del sistema di Protezione Civile, mettendo a disposizione le capacità e la professionalità delle proprie unità specialistiche. Un intervento che, sia per il protrarsi degli eventi sismici sia per l’eccezionale ondata di maltempo abbattutasi su quelle aree, ha visto il personale militare lavorare ininterrottamente, in condizioni di difficoltà, e spesso estreme, per oltre 8 mesi, fianco a fianco con il personale della Protezione Civile, con i Vigili del Fuoco, con i militari della Guardia di Finanza, con la Polizia di Stato e con tutti gli operatori dei vari Enti e Istituzioni preposti agli interventi emergenziali, nonché con la straordinaria rete solidale dei Volontari.

In questi mesi, le Forze Armate hanno messo in campo, nel momento di massimo impegno, circa 4.000 uomini e donne e oltre 1.200 mezzi, compresa una trentina di elicotteri, appartenenti all’Esercito, all’Aeronautica, alla Marina e ai Carabinieri, garantendo una capacità d’intervento a 360 gradi, su un territorio vasto e, per ampia parte, impervio.

Un intervento che ha evidenziato come le capacità militari – come, ad esempio, quelle delle unità del genio, utilizzate in maniera massiccia – si distinguano per la piena dualità di impiego, ovvero pur concepite per scopi prettamente militari hanno caratteristiche tali da poter essere proficuamente utilizzate in ogni situazione di emergenza, proprio come avvenuto nelle aree colpite dal sisma e dal maltempo.

Il personale militare, la cui professionalità si fonda sulla formazione, sull’addestramento, sull’abitudine ad affrontare sacrifici e difficoltà, nonché sulle esperienze maturate nelle operazioni militari internazionali, ha fornito il proprio expertise alla Protezione civile e si è pienamente e proficuamente integrato nel dispositivo di soccorso grazie all’elevata attitudine all’interoperabilità.

Tra i principali interventi effettuati dal personale delle Forze Armate risaltano il soccorso e sostegno alle popolazioni, il confezionamento e la distribuzione di pasti, il ripristino della viabilità, la rimozione delle macerie, il trasporto e le ricognizioni aeree, l’urbanizzazione di aree e la realizzazione di soluzioni alloggiative di emergenza, nonché la vigilanza e il presidio di paesi e borghi disabitati al fine di prevenire atti di sciacallaggio.

Particolare rilevanza hanno avuto l’intervento del 4° reggimento alpini paracadutisti, unità appartenente al comparto delle Forze per Operazioni Speciali, resosi necessario per raggiungere, e in taluni casi evacuare, i residenti dei centri abitati della Valle Castellana, rimasti isolati per molti giorni a causa delle eccezionali nevicate nell’area, nonché quello della Task Force MIBACT, costituita da militari dell’Esercito e dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, chiamata, unitamente al personale dei Vigili del Fuoco e della Soprintendenza dei Beni Culturali, al recupero e alla messa in sicurezza del patrimonio storico e culturale. Altrettanto importanti, poi, l’impiego di squadre di soccorso alpino dei reggimenti alpini dell’Esercito, nonché il servizio di trasporto degli agricoltori e dei mezzi agricoli sulla piana di Castelluccio di Norcia, al fine di rendere possibile, nonostante l’interruzione della viabilità, il raggiungimento dell’area per effettuare la semina delle caratteristiche lenticchie, la cui variopinta fioritura ha reso Castelluccio famoso nel mondo.

Al Brigadier Generale Sergio Santamaria, che in questi mesi ha comandato il raggruppamento, è giunto il sincero plauso del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, per l’ottimo operato, per la qualità degli interventi e per l’estrema professionalità sempre dimostrate dal suo personale, che ha saputo conquistare il sincero affetto e la viva gratitudine di tutta la popolazione.

Sebbene il “Raggruppamento Sabina” concluda oggi la propria attività, le Forze Armate continuano comunque a garantire ancora la loro presenza sul territorio con i team di ingegneri dell’Esercito e dell’Aeronautica per la verifica e valutazione della stabilità degli edifici, con il personale dell’Operazione Strade Sicure per l’attività di anti-sciacallaggio nelle zone rosse e con i team del genio che stanno ultimando i lavori per la consegna di alcune soluzioni alloggiative di emergenza. Peraltro, le Forze Armate sono sempre pronte, laddove ce ne fosse esigenza e su richiesta da parte della Protezione Civile o dal Commissario Straordinario per la ricostruzione, a fornire propri assetti e capacità.

Foto (archivio): RietiLife©

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