Terremoto, due palazzine lesionate a Magliano Sabina: scatta lo sgombero

Il sindaco di Magliano Sabina Alfredo Graziani ha disposto, attraverso due distinte ordinanze, lo sgombero di due palazzine situate nel centro storico, una in via Cavour e l’altra in via XXIII Giugno, risultate lesionate dagli eventi sismici della fine di ottobre 2016 a seguito dei sopralluoghi di verifica Sintetica post Terremoto dei fabbricati (Fast).

Le indagini sugli edifici furono chieste subito dopo il terremoto da quattro privati cittadini residenti nei due immobili giudicati inagibili, alla fine di ottobre. Acquisiti tutti gli atti, il sindaco Graziani ha disposto i sopralluoghi Fast sul territorio del suo comune attraverso il Centro Operativo Intercomunale della Protezione Civile di Posta-Borbona.

Le verifiche sono state effettuate subito dopo, e i risultati sono arrivati in Comune alla fine di febbraio. Nelle due relazioni viene rilevato come, in base alla normativa speciale emanata a seguito degli eventi sismici del Centro Italia, i due edifici in questione non siano utilizzabili. Un dato che ha imposto al sindaco Graziani l’emanazione di altrettante ordinanze di sgombero, che riguardano sei appartamenti, tre esercizi commerciali e altri locali adibiti a rimesse e piccoli scantinati.

Pur trovandosi ad una distanza notevole dall’epicentro dei fenomeni sismici del 26 e del 30 ottobre, il Comune di Magliano Sabina, situato al confine tra Lazio e Umbria, ha subito danni significativi già subito dopo il terremoto. Danni ai quali si aggiungono quelli riscontrati dai sopralluoghi alle due palazzine del centro. (Agi)

Foto: St.Imm.Sabina ©

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