Un cooperativa per ripartire dopo il sisma: l’idea di cinque under30

“Territorio e comunità per ricostruire assieme alle persone, nei luoghi colpiti dal terremoto. Per ripartire ‘con’ una RiScossa, la prima cooperativa di comunità del Lazio, promossa da Confcooperative Lazio Nord assieme ai Comuni di Micigliano e Cittareale, con il contributo del Comune di Rocchetta Tanaro e Conserve Italia”. A dirlo è Bruna Rossetti, Presidente di Confcooperative Lazio Nord che ha moderato l’incontro di presentazione e lancio di una cooperativa fatta di giovani under 30 che si sono rimboccati le maniche per affrontare insieme, con la loro stessa comunità, una sfida importante: dalle macerie del terremoto al rilancio del territorio e della sua identità per permettere alla persone di restare. Per evitare di andare altrove e spopolare una zona dove ognuno di loro è nato e cresciuto. Dove nessuno di loro se ne vuole andare.

 

“‘Conversando per Comunità’ – spiega la Rossetti – è stato questo il titolo dell’incontro durante il quale è stata presentata la prima esperienza nel Lazio di cooperazione di comunità. Siamo partiti tutti da Antrodoco alle 9.30 del mattino con un pulmino messo a disposizione da Ri-Scossa e arrivati a Micigliano dove è intervenuto il Sindaco della città, Emiliano Salvati. Dopodiché siamo ripartiti per Cittareale dove hanno parlato Antonio Masci, presidente della cooperativa Ri-Scossa e Giovanni Taneggi, referente nazionale di Confcooperative per la cooperazione di comunità. Insieme, hanno spiegato le ragioni che hanno dato vita a Ri-Scossa e la scelta di puntare sull’intreccio tra cooperazione e comunità per rilanciare il territorio. A dare il loro contributo, anche il Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, il Sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, il Presidente di Confcooperative nazionale, Maurizio Gardini, e l’amministratore unico di ARSIAL, Antonio Rosati. Il tutto con una degustazione finale dei prodotti tipici e di qualità della zona. Un itinerario del gusto a cura di Ri-Scossa. Per costruire un nuovo futuro dando fin da subito l’esempio della presenza in tutti i territori dove la cooperativa inizierà a lavorare”.

“Una giornata memorabile – prosegue la Presidente di Confcooperative Lazio Nord – un’atmosfera di riscossa a Micigliano e Cittareale dove si è parlato finalmente di lavoro. Quel lavoro necessario per poter continuare a vivere e abitare quella parte di Appennino colpita dallo shock del sisma. Niente promesse, nessun proclama, solo 5 giovani guidati dall’esperienza dei tecnici della Confcooperative Lazio Nord che hanno deciso di ripartire da se stessi e dalle risorse messe a disposizione dalla loro terra. I soci di Ri-scossa hanno così spiegato il percorso che li ha portati alla nascita della cooperativa e chiesto alla comunità di accompagnarli con la stessa generosità con la quale li ha sostenuti Confcooperative. Perché vogliono allargare i confini di quei territori commercializzando i prodotti e portando i turisti a scoprire le splendide montagne, la valle del velino e il suo patrimonio artistico, le belle persone che lo abitano. L’amministratore unico di Arsial ha poi detto che l’ente di sviluppo regionale sarà accanto a loro perché possano coronare i sogni di tutti gli abitanti di quelle zone martoriate. Infine monsignor Domenico Pompili che ha spiegato ai tantissimi partecipanti che solo cooperando si può rialzare la testa, la vera riscossa”.

Cinque i soci, di cui quattro giovanissimi e un disabile, “è su di loro – sottolinea la Rossetti – che stiamo riponendo tante speranze, guidandoli per fare in modo che diventino veri cooperatori. Ragazzi che hanno già messo in campo tanti progetti, primo tra tutti quello di farsi soggetti attivi delle loro comunità attraverso la gestione dei servizi comunali. Successivamente avvieranno anche un percorso di recupero delle produzioni locali a marchio del territorio da commercializzare attraverso la filiera corta”.

“Un solo obiettivo su tutti – conclude infine Bruna Rossetti – stare insieme, uniti. Assieme alla comunità e alle istituzione, fianco a fianco con il mondo della cooperazione e la vita delle persone, quella di tutti i giorni, che il terremoto ha colpito ma non piegato. Non la loro volontà: la volontà di crederci e diventare un modello imprenditoriale a sostegno della crescita. Un esempio per tutto il Lazio, per tutt’Italia”. Foto: CONFCOOPERATIVE ©

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