Cinema, i Nastri d’Argento parlano reatino

(di Sabrina Vecchi) Parlano un po’ reatino i Nastri d’Argento 2017. “Sciuscià 70”, il documentario del regista pugliese Mimmo Verdesca, che vede tra i protagonisti il “nostrano” Rinaldo Smordoni, già protagonista anche del capolavoro Premio Oscar di Vittorio De Sica, vince il Nastro d’Argento speciale Nastri_d_Argento_01_lifedell’edizione di quest’anno. Il Nastro speciale riproduce il “nastrino” della prima edizione del 1946. La premiazione si è svolta alla Casa del Cinema Di Roma, e l’ambito premio è stato consegnato al regista da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani , con la seguente motivazione: “A Mimmo Verdesca per Sciuscià 70 che attraverso la storia del film di Vittorio De Sica ripercorre con documenti eccezionali per la storia del SNGCI anche la memoria di un film tra i titoli inaugurali dei Nastri d’Argento”.

Il giovane regista di Molfetta ha già all’attivo un ricco curriculum di premi, tra cui il Nastro 2012  per il miglior documentario sul cinema con “In arte Lilla Silvi” dedicato alla storia della diva italiana Lilla Silvi, ed il il Gryphon Award come miglior documentario al Giffoni Film Festival 2015 con “Protagonisti per sempre”, dedicato alle storie dei più celebri attori bambini del cinema italiano, distribuito da Cinecittà Luce. “Sono felice e onorato perché questo premio oltre che prestigioso è significativo perché riproduce esattamente quello che vinse De Sica nel ’46. Lo condivido con tutti quelli che hanno collaborato ed in particolar modo con Emi De Sica e Rinaldo Smordoni, straordinaria memoria vivente e fil rouge del documentario”, dice Verdesca.

Commosso del riconoscimento il protagonista  Smordoni, 83 anni, originario di Cantalice e legatissimo alla nostra provincia, che da giovanissimo in un dopoguerra devastato dalla povertà  fu scelto mentre giocava in strada a Roma direttamente dal produttore del film e poi da De Sica stesso. “Non sapevo neppure cosa andavo a fare, mi sembrava un gioco”, – racconta Rinaldo – “solo dopo ho capito l’importanza di quel film. Ma io, allora, un film non lo avevo neppure mai visto. Avevamo fame, altro  che cinema!” Tra gli altri premiati della serata, Gianni Minà e Giorgio Pressburger che hanno ricevuto i nastri alla carriera. Dopo il festival Lumière di Lione, “Sciuscià70” sarà presentato a fine aprile come Evento Speciale al Bif&st, Festival Internazionale del Film di Bari diretto da Felice Laudadio. Ad alcune riprese del documentario ha assistito anche RietiLife. Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email