Si rompe il femore a 105 anni ma al De Lellis lo operano e lui torna a camminare in otto giorni: la storia di nonno Giuseppe

Straordinario intervento all’ospedale San Camillo De Lellis di Rieti, effettuato ad un ultracentenario della Sabina. Il super nonno della bassa Sabina è Giuseppe Grieco, quasi 105 anni: si è procurato una frattura del femore prossimale, a causa della quale è stato necessario intervenire chirurgicamente.

L’operazione è stata effettuata presso l’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Rieti, diretta dal primario Riccardo Mezzoprete: nonno Giuseppe è stato sottoposto ad intervento chirurgico eseguito dai chirurghi ortopedici Valerio Arceri e Giuseppe Teori e dall’anestesista Sergio Paolemili. Il paziente è stato operato dopo 6 ore dal ricovero con un chiodo endomidollare e dimesso il 28 febbraio. Ha superato molto bene l’operazione ed è in buone condizioni di salute tanto che ha iniziato già a camminare.

L’ultracentenario ha ringraziato tutta l’equipe chirurgica ed il personale del reparto medici, infermieri e fisioterapisti per l’assistenza avuta anche durante la fase postoperatoria, non facile e complicata da una insufficienza renale acuta è risolta grazie alle cure dei consulenti nefrologi che giornalmente lo hanno controllato fino alla risoluzione della complicanza .

Non è la prima volta che nell’ospedale reatino viene effettuata questo tipo di operazione eccezionale su pazienti che hanno superato il secolo di vita. Negli ultimi 12 mesi già ci sono stati quattro ultracentenari operati: tre al femore uno alla caviglia. Avere la bellezza di 105 anni per un uomo e rimettersi in piedi in un tempo breve dopo un’operazione al femore è certamente una notizia sensazionale.

“Nonno Giuseppe si è rimesso in piedi dopo soli otto giorni dall’intervento di osteosintesi con chiodo lungo. Ha subito un intervento mini-invasivo che ci ha permesso di fissare la frattura mediante un chiodo inserito nel femore e una vite inserita nel collo femorale – spiegano il Arceri e Teori– L’intervento è stato eseguito a sei ore dalla dimissione dal pronto soccorso e poche ora dalla caduta: il fattore temporale e professionalità sono elementi determinanti per il buon esito di queste operazioni”.

Un ringraziamento particolare, l’equipe degli ortopedici l’ha fatta al primario degli anestesisti, il dottor Ferrara e a tutti gli anestesisti per la loro collaborazione nel trattare precocemente queste fratture in una popolazione anziana. Operazioni sempre più frequenti nel Reatino, dove la popolazione anziana è il 26,4 % contro la media nazionale del 21%. Foto: RietiLife ©

 

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1 Commento

  1. Maria Pia G.

    Evvai nonno 6 grande ,ma anche i nostri medici!!!!