Retequattro omaggia Celentano e Amatrice: stasera c’è Serafino

(di Sabrina Vecchi) Questa sera alle ore 21.15, in occasione del 79esimo compleanno del protagonista Adriano Celentano, Rete 4 riproporrà il film “Serafino“, uscito nelle sale nel 1968 e girato quasi interamente ad Arquata del Tronto e frazioni, con alcune scene che vedono come location anche Amatrice. Nel film si vedono chiaramente gli splendidi scenari naturali della Piana di Castelluccio, del Monte Vettore e di larga parte dei territori interessati dal tragico terremoto dello scorso 24 agosto, e molti degli abitanti di quelle zone vi parteciparono attivamente come comparse.

CELENTANO SI RACCONTA

Il film non è certo la miglior prova da regista del grande Pietro Germi, trattasi infatti di una pellicola modesta, dalla sceneggiatura basilare, poco credibile anche per l’interpretazione di Celentano, che parla non doppiato con cadenza spiccatamente milanese certamente non propria di un abitante dell’Appennino del centro Italia ed agisce con modi troppo ricercati per un contadino dell’epoca. Tuttavia, il personaggio incarnato dal Molleggiato piacque al pubblico. In pieno boom economico e durante il tamtam industriale che accentuava maggiormente il divario campagna/città, Serafino seppe rappresentare l’ingenuità, la purezza, la gioia di vivere ed i sentimenti intesi nella loro limpida essenza.

Così l’amicizia, la libertà, la bellezza della natura e l’amore esterno dalle convenzioni di facciata emergono in tutta la loro semplice efficacia surclassando nell’animo dello spettatore ogni errore ed inefficienza stilistica. Deliziosa l’interpretazione dell’acerba Ottavia Piccolo, poco più che adolescente, che in questa intervista ricorda a RietiLife i tempi in cui, accompagnata dalla madre, risiedeva ad Arquata del Tronto per le riprese (GUARDA IL VIDEO).

Particolarmente affezionata al film anche Claudia Mori, moglie di Adriano Celentano, che ricorda nitidamente e con affetto il periodo della lavorazione del film e la vicinanza delle persone del luogo, impressi nitidamente nei ricordi anche perché associati al periodo in cui era in attesa della figlia Rosita. Per noi tutti, rivedere la pellicola sarà certamente un modo per passare una bella serata stringendoci con affetto alle popolazioni terremotate.

Foto: dal web ©

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