Ricostruzione, Accumoli punta a tecniche innovative

Presso la sede della Facoltà di Ingegneria Civile Edile-Architettura dell’Università dell’Aquila, il professor. Angelo Luongo, direttore del Dipartimento, coadiuvato dal professor Renato Morganti e il comitato civico Radici Accumolesi, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la ricostruzione del Comune di Accumoli.

Con la sottoscrizione della Convenzione, il Dipartimento mette a disposizione della comunità Accumolese tutte le proprie conoscenze tecnico scientifiche maturate in materia di ricostruzione post sisma con l’obiettivo, ambizioso ma perseguibile, di fare di Accumoli un prototipo di prevenzione. In particolare alla base dell’accordo c’è l’impegno di promuovere ricerche e studi finalizzati a trasformare le opere di ricostruzione in un laboratorio di sperimentazione di avanzate tecniche antisismiche

Uno degli obiettivi è quello di conseguire il maggior grado possibile di resistenza partendo dal costo unitario per la ricostruzione, fissato dalla struttura commissariale, attraverso l’adozione di modelli progettuali predisposti dal Dipartimento, impiegando tecnologie e materiali innovativi. Naturalmente il progetto non limita in alcun modo la libertà del singolo cittadino di scegliere il progettista di fiducia, ma pone a sua disposizione modelli cui fare riferimento.

«È un progetto», ha dichiarato Renzo Colucci, presidente di Radici Accumolesi, «che il Comitato ha perseguito con caparbietà e che è stato sposato sin dal primo momento dal Dipartimento di Ingegneria, cui va il nostro ringraziamento per la fiducia accordata. La ricostruzione di Accumoli potrà diventare, se il progetto andrà in porto, un esempio anche a livello nazionale».

«Siamo consci», ha continuato Colucci, «che progetti di tale portata non possono essere imposti dall’alto, il suo successo non potrà prescindere dal coinvolgimento attivo della popolazione e, a tal fine il Comitato, con la partecipazione del Dipartimento, organizzerà a breve incontri con i cittadini per illustrare il progetto nel dettaglio».

Foto (archivio) RietiLife ©

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