Ora che Renzi si è dimesso, nessuno volti le spalle ad Amatrice e Accumoli / L’EDITORIALE

(di Emiliano Grillotti – direttore di RietiLife) Mi soffermerò solo sugli ultimi cento dei mille giorni della presidenza del consiglio di Matteo Renzi. Non si può ovviamente non pensare alle dimissioni del Premier legate alla ricostruzione di Amatrice e Accumoli.

Sono state fatte delle promesse dal Governo, seguite da una programmazione precisa sulla ricostruzione delle zone colpite dal sisma, affidate direttamente dal Presidente del Consiglio al Commissario straordinario Vasco Errani. Se politicamente la vittoria del No ha lasciato come primo effetto le dimissioni (opportune) di Matteo Renzi, auspico che non vengano meno i numerosi impegni presi finora rispetto alle zone colpite dal terremoto.

Qualunque sia il nome del successore di Renzi – indicato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (anche lui più volte nelle zone colpite dal sisma) – mantenga  e porti avanti il programma di ricostruzione in modo tale che le risposte che la popolazione colpita dagli eventi sismici del 2016 si aspetta, siano all’altezza della situazione – ancora di emergenza – del nostro territorio.

Che le dimissioni di Renzi, le questioni politiche, il destino di Palazzo Chigi, non facciano perdere nemmeno un secondo sulla tabella di marcia della ricostruzione.

Chi ha vinto politicamente? Chi ha perso? Agli amatriciani e accumolesi non interessa il post referendum ma solo il  post sisma.

RietiLife vigilerà e continuerà a dare voce alle popolazioni dei territori colpiti dal sisma, come fatto dalle 3.36 del 24 agosto 2016. L’abbiamo promesso.

Foto: Grillotti ©

 

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