La Npc sfata il tabù trasferta, Nunzi soddisfatto: “Per la prima volta abbiamo giocato 40 minuti”

L’analisi di coach Luciano Nunzi dopo la vittoria della Npc a Reggio Calabria 78-68 (leggi la cronaca), primo successo in trasferta.

Il tecnico è certamente soddisfatto per i primi due punti conquistati in trasferta frutto anche di una concentrazion mantenuta per tutta la gara: “Sono contento –spiega coach Nunzi – perché avevamo già mandato segnali di crescita fuori casa, ma non eravamo mai riusciti a giocare una partita di consistenza di 40 minuti. Oggi faccio doppiamente i complimenti ai miei ragazzi perché ad un certo punto con l’infortunio di Chillo e contemporaneamente il terzo fallo di Sims la partita si era messa non bene, però abbiamo reagito in maniera molto positiva alle difficoltà e soprattutto, anche se con troppi palloni persi nel momento “più sporco”, abbiamo mantenuto il filo della partita più a lungo rispetto alle altre volte. Do merito ai ragazzi che alla fine hanno capito che qui bisognava giocare una partita di intensità difensiva importante e non si poteva venire a giocare a chi ne segnava di più sennò c’era il rischio di tornare a casa a mani vuote un’altra volta”.

Il piano partita prevedeva di non dare punti di riferimento: “In attacco siamo stati bravi – prosegue il tecnico amarantoceleste – a non dare punti di riferimento o se li davamo a cercare di cambiarli subito nel primo tempo, poi dopo c’è stato un momento particolare della partita, ma era anche normale che questo accadesse perché con il terzo fallo di Sims e senza Chillo abbiamo perso completamente il gioco interno, a quel punto comunque la partita prevedeva entrare in area in qualsiasi modo, quindi non l’abbiamo più fatto col post basso, l’abbiamo fatto col pick and roll e lì il fatto di aver mantenuto bene il piano partita ci ha permesso di chiudere avanti il primo tempo e di riapprocciare bene al terzo periodo, con la stessa concentrazione. E’ chiaro che quando abbiamo potuto riavere il nostro numero cinque per il secondo tempo abbiamo ricominciato a rigiocare andando dove volevamo andare e quindi il nostro obiettivo era stato raggiunto”

Rieti era preparata: “Reggio all’inizio ha fatto la sua partita però si è trovata di fronte una squadra che, secondo me, è riuscita a controbattere tutto quello che loro avevano fatto e preparato. Mi sembra – racconta Nunzi – che nel primo tempo sia stata una partita abbastanza aperta, è chiaro che nel momento della difficoltà in casa può capitare che quando qualcosa non va oppure quando agli altri funzionano ci può stare che hai un attimo di sbandamento, noi abbiamo approfittato di questo e siamo stati bravi”.

Anche la gestione del ritmo ha avuto la sua rilevanza: “Nella nostra idea dovevamo cercare in fase di possesso palla, come dicono gli allenatori di calcio, di cercare di tenere il ritmo molto alto, di non farli schierare, di rubare canestri, di prenderli in velocità e dovevamo essere altrettanto bravi a rallentare il più possibile il ritmo di Reggio quando la palla era nelle sue mani. Questa cosa è stata fatta bene – ammette il coach della NPC – abbiamo avuto un attimo di difficoltà quando la partita si è alzata come toni agonistici, abbiamo perso qualche pallone in maniera molto banale e questo sarà spunto di riflessione durante la settimana”. E conclude: “E’ un campionato talmente equilibrato in cui la differenza la farà chi riuscirà a trovarsi pronto ad ogni partita, chi riuscirà a non distrarsi”.

Foto: RietiLife ©

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