Leonessa, entro domani certezze sull’agibilità del centro storico / In 200 dormono in strutture attrezzate

«Entro giovedì contiamo di avere un quadro esatto della situazione, che ci possa far capire nel dettaglio il reale stato del centro storico di Leonessa». Lo dice Vincenzo Leti, coordinatore di tutte le attività di Protezione Civile del nuovo fronte dell’emergenza reatina dopo il terremoto del 30 ottobre. Da quel giorno circa 200 persone nel Comune reatino sono alloggiate in due strutture attrezzate: una nel capoluogo e una nella frazione di Terzone, dove oggi è stata allestita una cucina da campo per dare sostegno completo alla popolazione.

2Sono proprio le frazioni, a detta di Leti, il fronte più «caldo» dell’emergenza leonessana: Sant’Angelo, Viesci, Sala, ma soprattutto Terzone, presentano nono solo lesioni ma anche crolli di edifici. Crolli che non dovrebbero invece riguardare il centro di Leonessa, dove proseguono i sopralluoghi dei vigili del fuoco e del Genio civile della Regione Lazio, e dove continua la raccolta delle richieste di verifiche di agibilità.

«Siamo al lavoro in tutto il fronte dell’emergenza – spiega il responsabile del Coi di Borbona – stiamo facendo verifiche dettagliate per avere un quadro complessivo dello stato del centro di Leonessa, e nel giro di 24-48 ore si potrebbero avere informazioni più precise». Nel caso in cui la gran parte di quello che il sindaco Paolo Trancassini ha chiamato «sistema paese» fosse dichiarato agibile, le persone ospitate nel palazzetto comunale potranno tornare a casa. Anche se, oltre all’agibilità delle abitazioni, c’è da tener conto della paura della popolazione, che sussulta ad ogni scossa. È stato così anche oggi, poco prima delle 9 del mattino. Per questo, a margine dei presidi sanitari che sono funzionanti e attivi al 100% sin dal primo giorno, a sostegno della comunità viene fornito anche sostegno psicologico, per affrontare l’attualità di una terra che non smette di tremare.

Foto (archivio) RietiLife ©

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