L’olio della Sabina Dop da venti anni: festeggiamenti tra dibattiti e premiazioni

Venerdì nell’Agriturismo La Raja di Passo Corese (RI) il Consorzio Sabina DOP ha festeggiato i primi 20 anni di riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea.

All’evento hanno partecipato i soci produttori, rappresentanti delle Istituzioni, giornalisti e i tanti amici che, nel corso di questi anni, hanno contribuito alla crescita del marchio Sabina DOP.

I lavori sono iniziati nel pomeriggio con un convegno tecnico dal titolo “Come migliorare la qualità dell’olio nel mese di ottobre” con la partecipazione del Gruppo Pieralisi. A seguire il Presidente del Consorzio Stefano Petrucci  ed  il Segretario Giorgio Pace hanno tenuto una presentazione sulla storia dell’olivicoltura e della DOP Sabina, ripercorrendone per immagini i momenti salienti dai primi del ‘900 ad oggi.

Intorno alle 18 e trenta è iniziata la tavola rotonda sull’olio alla quale hanno partecipato Davide Basilicata – Sindaco di Fara in Sabina, Vincenzo Regnini – Presidente della CCIA Rieti, Oreste Pastorelli – membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Carlo Hausmann –  Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, Daniele Fichera – Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, David Granieri – Presidente di Coldiretti Lazio e Sergio Ricotta – Presidente di Confagricoltura Lazio.

I momenti più intensi ed emozionanti della giornata sono stati senz’altro quelli della consegna degli attestati di merito alle Famiglie ed alle Cooperative che – fra il 1996 ed il 2016 – hanno certificato i maggiori quantitativi di olio Sabina DOP.

In particolare, alle prime dieci famiglie di produttori, è stato conferito dal Consorzio il titolo onorifico di “Optimates Sabinae“, segno di gratitudine e riconoscimento per il prezioso contributo dato col proprio lavoro allo sviluppo della DOP Sabina.

“Abbiamo scelto di conferire il titolo di Optimates Sabinae alle famiglie di produttori che hanno certificato il più alto quantitativo di olio Sabina DOP in questi venti anni ” – spiega il Presidente Petrucci – “per porre in risalto come il loro duro lavoro si inserisca nel solco di una tradizione olivicola che da millenni persegue prima di ogni cosa la qualità del prodotto. Queste famiglie di agricoltori – da generazioni – custodiscono e valorizzano con passione e tenacia gli olivi ed il paesaggio sabino, anche quando, come oggi, i tempi sono più difficili ed i costi spesso superano di gran lunga i ricavi.  A loro va la nostra riconoscenza, e l’augurio che possano essere di esempio per molti altri.”

A sorpresa, a fine serata, al Presidente Petrucci sono stati consegnati due riconoscimenti, uno da parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Sabina DOP e uno da parte di OP LATIUM, per la passione e l’impegno con cui in questi anni ha contribuito in modo determinante alla crescita ed al successo della Sabina DOP.

LISTA DELLE FAMIGLIE E DELLE COOPERATIVE PREMIATE

FAMIGLIA PETRUCCI –  Numa Pompilio Società Agricola

FAMIGLIA SILVI –   Silvi Sabina Sapori di Domenico Silvi

FAMIGLIA GRANIERI  –  Il Bagolaro Società Agricola

FAMIGLIA CECCARELLI –  Azienda  Agricola Ceccarelli  di Pierluigi Ceccarelli

FAMIGLIA CECCARELLI  –  CR AGRI di Roberto Ceccarelli

FAMIGLIA TANTERI – Santa Maria della Neve di Tanteri Maria Teresa.

FAMIGLIA BILLI –  PINGI  –  La Mola di Anna Maria Billi Società Agricola

FAMIGLIA SCIPIONI –  Azienda Agricola Colle Arcone di Enrico Scipioni

FAMIGLIA FAGIOLO –  Azienda Agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo

FAMIGLIA CAPONETTI –  Azienda Agricola Paganelli  Elvira in Caponetti

FAMIGLIA ROSATI – Colle Dei Frati   Fratelli Rosati Ermanno e Francesco

COOPERATIVA COLTIVATORI UNITI

SABINA AGRICOLA SOCIETA COOPERATIVA

O.P. LATIUM SOCIETÀ COOPERATIVA

 

BREVE STORIA DELL’OLIO DOP DELLA SABINA

La storia dell’olivicoltura sabina ha radici antiche, come quelle degli olivi millenari di cui il nostro territorio è tanto ricco.

Oltre 2600 anni sono trascorsi infatti da quando le popolazioni della riva sinistra del Tevere hanno iniziato a produrre quell’oro liquido la cui chiara fama era testimoniata già negli scritti di eruditi e letterati come Catone, Varrone, Strabone, Virgilio, Plinio e Columella.

La cultura olivicola Sabina è cresciuta ancora nei secoli successivi, arricchendosi dapprima della sapienza agronomica di Roma per poi rinascere e perfezionarsi grazie all’infaticabile lavoro dei Benedettini di Farfa, fino a divenire nel XVI secolo quell’agricoltura specialistica che dura ancora oggi.

Dobbiamo però arrivare a metà del ‘900, poco dopo la guerra, per scorgere l’inizio del cammino che ha portato questa terra ad ottenere – per prima in Europa – la certificazione d’origine per il proprio olio.

È dal 1948 infatti che, con la costituzione dell’Elaiopolio Consorziale Sabino, ha preso idealmente forma il percorso di affermazione di un’identità comune e di miglioramento continuo del prodotto, che il Consorzio Sabina DOP ancora oggi persegue.

La svolta epocale, quella che ha aperto la strada all’olio della Sabina verso il meritato riconoscimento della sua unicità e del suo grande valore storico, culturale e alimentare, si è verificata il 29 maggio 1995 con il Decreto del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, pubblicato nella  G.U. n.142 del 20/06/1995, che riconosceva la denominazione di origine controllata (D.O.C.) Sabina, facendo dell’olio extravergine di oliva “Sabina”, il primo ed unico olio D.O.C. d’Italia.

In seguito, con Reg. (CE) n. 1263 del 01 luglio  1996, giunse il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) per l’olio della Sabina prodotto seguendo le norme specificate nell’apposito Disciplinare di Produzione.

La DOP Sabina,  è attiva da dicembre 1999 con l’assegnazione dell’Ente di Certificazione (CCIAA di Roma), mentre  con D.M. del Mi.P.A.A.F. n. 16106 del 23 ottobre 2009 (G.U. n. 257/2009)  è stata attribuita al Consorzio Sabina Dop l’attività di tutela e vigilanza.

Da allora il Consorzio Sabina DOP lavora a tutto campo, anche in sinergia con altri enti e associazioni, per sostenere, promuovere e valorizzare l’olio della Sabina a Denominazione di Origine Protetta che – unico in Italia – vanta un packaging unico che lo rende inconfondibile e che, grazie al tenace lavoro svolto in questi ultimi anni, ha conquistato una enorme visibilità sia sul mercato nazionale che su quelli esteri.


Foto: DOP SABINA ©

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