Tomassoni: “Le targhe commemorative dello Scopigno imbrattate e staccate” / La segnalazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Fabrizio Tomassoni, grande appassionato del calcio a tinte amarantocelesti che segnala la situazione di degrado di alcune zone dello Scopigno.

“Il 1° maggio 2014, in occasione della annuale Giornata amarantoceleste, il Comune di Rieti volle dare vita a un Percorso Della Memoria, legato non solo agli impianti dello stadio Manlio Scopigno e all’Antistadio ma anche agli spazi attigui. Così il largo antistante il Bocciodromo fu intitolato a Florido Floridi, presidente della Vaccarezza Rieti Calcio (serie B 46-48) e della Snia Basket Rieti, l’Antistadio a Luigi Bergamini (capitano della SS Rieti in serie C anni ’40), la tribuna stampa dello “Scopigno” a Sergio Cacciagrano (decano dei giornalisti sportivi reatini), la Sala stampa a Loris Scopigno (giocatore e dirigente sportivo). Le tribune del “Manlio Scopigno” a giocatori e dirigenti ormai scomparsi ma rimasti nel cuore dei tifosi: la ex-Valle Santa/Ovest a Tonino Tomassoni (nativo della nostra città e con importanti trascorsi in serie A , B e C), la ex-Terminillo/Est A Lillo Galassini (funambolica ala destra cresciuto nel vivaio reatino e anche lui giocatore in A e in B).

La curva nord a Sabatino Iacoboni (presidente e ricostruttore della SS Rieti nel 1950 dopo il fallimento post-serieB), la curva sud a Giovanni Fioravanti (presidente della vittoriosa stagione 1963-64)” ricorda Tomassoni.

“Ognuna di queste intitolazioni – dice Tomassoni – fu contrassegnata da una targa (a spese dell’amministrazione comunale). Ebbene allego la foto di quella della curva nord Sabatino Iacoboni (staccata e gettata in terra insieme al cartello Curva Nord), mentre il cartello della curva sud Giovanni Fioravanti manca almeno da un anno, si dice sottratto da tifosi avversari della Lupa Castelli, quando giocò allo “Scopigno”. Le targhe della tribuna est/Lillo Galassini vergognosamente imbrattate da mano ignota. Tralascio lo stato altrettanto vergognoso della biglietteria della stessa Tribuna Galassini”.

“Ora – conclude Tomassoni –  al di là del fatto che di queste intitolazioni nessuno si ricorda, anche perché la stessa stampa pare altrettanto allineata in questo ‘oblìo’ nella stesura dei pezzi inerenti alle vicende dello “Scopigno”, credo che l’attenzione iniziale verso quel percorso della memoria calcistica abbia fatto spazio a una ‘disattenzione’ che, chi di dovere…, dovrebbe accantonare, ripristinando al meglio il tutto. Se non altro, per il rispetto della memoria di chi onorò i colori amarantoceleste!”.

Foto: TOMASSONI ©

Print Friendly, PDF & Email