Il Capo della Polizia Gabrielli in visita ad Amatrice e al Dicomac: “Polizia e Protezione Civile, lavoro senza sosta”

Il capo della Polizia Franco Gabrielli è arrivato al centro di coordinamento dei soccorsi e dell’assistenza per le zone terremotate a Rieti, la Dicomac. Gabrielli, a capo della Protezione civile fino all’aprile dello scorso anno, ha incontrato il suo successore, Fabrizio Curcio, che è stato anche il suo vice.

“Le responsabilità? E’ una responsabilità del paese se la case vengono costruite male, se non c’è una cultura della prevenzione”. Il capo della Polizia Franco Gabrielli è stato anche ad Amatrice per portare la sua “vicinanza” ai “colleghi della protezione civile e agli uomini e le donne della Polizia” che da giorni lavorano senza sosta. Ma non dimentica gli anni passati alla guida del Dipartimento della Protezione Civile. “Questo è il tempo di aspettare e tirare fuori dalle macerie le ultime vittime – premette – poi affronteremo le altre questioni, sperando che non si ripeta la solita e stanca litania di quello che si doveva fare e non è stato fatto”. Perché questa è la verità: in emergenza tutti fanno promesse che poi finiscono regolarmente nel nulla. “I miei anni passati alla Protezione Civile – dice infatti il capo della Polizia – sono stati segnati da promesse, aspettative, ipotesi di soluzioni mai ‘quagliate’. Mi auguro che questo sia veramente l’anno zero del Paese. Perché la responsabilità è del Paese: delle istituzioni, dei cittadini e anche dell’informazione” Quest’ennesima tragedia, conclude dunque Gabrielli, deve essere “occasione per definire una volta per tutte un modello che non è quello dell’emergenza, che funziona e bene, ma quello che prevede la capacità di dare risposte adeguate dopo l’emergenza”.

Foto: dal web ©

 

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